Spotify: nuovo passo falso nella privacy, in sviluppo feature pro Podcast

Il mondo dei leaker è sempre più attento alle mosse di Spotify (nuovamente coinvolta in una questione di mancata tutela della privacy), di cui è stato appena svelato il futuro arrivo di una funzione, ancora in sviluppo, relativa al settore dei podcast.

Spotify: nuovo passo falso nella privacy, in sviluppo feature pro Podcast

Spotify, la celeberrima piattaforma regina in un settore, quello dello streaming audio, in continuo fermento, ha incominciato a resettare la password d’accesso a molti suoi iscritti, per un problema di privacy, ormai debitamente sanato, che la avrebbe afflitta per diverso tempo. Nel mentre, l’azienda del CEO Daniel Ek sarebbe nuovamente a lavoro per primeggiare nel mondo dei podcast.

A poche settimane dalla scoperta di un database non protetto contenente 380 milioni di record, in alcuni casi afferenti a utenti che avrebbero potuto avere un account anche su Spotify, la celebre piattaforma di streaming svedese è rimasta coinvolta, questa volta in modo più diretto, in un nuovo problema relativo alla privacy, come confermato ufficialmente al portale Endadget.

Secondo un portavoce del noto streaming, che ha da poco raggiunto i 320 milioni di utenti attivi al mese, a causa di un bug, scoperto lo scorso Novembre (ma secondo alcuni attivo almeno da Aprile), alcune informazioni personali, tra cui genere, data di nascita, user e password, mail, sarebbero risultate esposte a un certo numero di aziende, partner commerciali di Spotify, anche se non vi sono prove che tali dati siano stati usati in modo improprio. In ogni caso, da Stoccolma, hanno fatto sapere d’aver avviato un piano di reset per le password degli utenti coinvolti, avvertiti anche via mai, e di aver già interpellato le aziende in questione, chiedendo loro di cancellare il prima possibile le info eventualmente incamerate in modo non autorizzato. 

Da qualche tempo, Spotify sta investendo molto nel settore dei podcast, come confermato dall’accordo stretto con Joe Rogan, per un esclusiva sulle sue trasmissioni, e dai 100 milioni di dollari spesi per comprare la piattaforma Anchor, che aiuta i broadcaster nel realizzare e condividere le proprie registrazioni in forma di episodi. Ora, mutuando una specifica simile già presente in altre piattaforme per podcast, Spotify mediterebbe di aggiungere, secondo la leaker Jane Manchung Wong (che ha già scoperto i lavori in corso per riprodurre la musica in locale), una funzione ad oggi nota come “Trim Silence”, che permetterebbe di cancellare i momenti di silenzio all’interno dei podcast.

Ovviamente, come avvenuto per molte altre scoperte di opzioni ancora in sviluppo e quindi non palesi, è ben difficile ipotizzare il momento del rilascio per tale feature all’interno di Spotify. 

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