Spotify: stop pubblicità politiche, prova gratis di 3 mesi, investimenti sui podcast

Col nuovo anno, si avvicinano le presidenziali USA, ed anche Spotify ha preso posizione in merito al tema delle pubblicità politiche: dal colosso di Stoccolma, arriva anche un'importante conferma sui podcast, e una promozione per i piani premium.

Spotify: stop pubblicità politiche, prova gratis di 3 mesi, investimenti sui podcast

Spotify, il noto colosso svedese impostosi come il punto di riferimento per l’ascolto musicale “liquido”, via streaming, ha annunciato diverse iniziative per i prossimi mesi, sia in tema di inserzioni politiche che di podcast. Allo stesso tempo, il suo reparto marketing ha rinnovato una promozione che farà felici molti utenti, desiderosi di celebrare il Capodanno con la propria musica preferita. 

Il 2020, ormai, è dietro l’angolo, ed i principali colossi della comunicazione si stanno organizzando per minimizzare al massimo il pericolo che possano esservi condizionamenti di sorta sulle prossime presidenziali USA. Se Facebook, pur aprendosi alla revisione della propria decisione, ha deciso di non controllare le inserzioni politiche, onde non minare la sua imparzialità, facendo appello alla libertà d’espressione, Google – invece – ha limitato fortemente la possibilità degli inserzionisti di targettizzare le proprie pubblicità, limitando tale scelta al codice postale: più radicale ancora è stata la decisione di Twitter, che ha deciso di proibire le pubblicità politiche, mentre Snapchat, d’altro canto, ha reso noto di aver messo all’opera un team adibito al fact-checking di tali pubblicità.

All’appello mancava Spotify che, nelle scorse ore, tramite il CEO e co-fondatore Daniel Ek, ha reso noto che, per il 2020, la nota piattaforma di streaming svedese, che nei 79 paesi in cui opera ha 248 milioni di utenti, di cui 113 abbonati, stopperà le inserzioni politiche che vengono inserite tra i podcast o i brani musicali per coloro che dispongono di un’iscrizione free, in quanto non dispongono degli strumenti e delle capacità per analizzare e verificare in modo responsabile tali contenuti, salvo ammettere che la decisione è suscettibile di revisione man mano che si evolveranno le capacità interne in tal senso.

Sempre in tema di progetti per l’immediato futuro, nel corso di un’intervista alla CNN, il direttore operativo (Chief Content Officer), Dawn Ostroff, ha confermato che, partendo proprio dalla fine di questo 2019, il colosso di Stoccolma, per smarcarsi dall’immagine di mera realtà dello streaming musicale, investirà oltre 500 milioni di dollari nel settore dei podcast (ove già ha principiato a consigliare quelli più adatti all’utente), presumibilmente per acquistare realtà come Gimlet (realizzatore di questo tipod di contenuti), e Anchor (app per l’erogazione di podcast). 

Infine, in occasione del Capodanno, Spotify ha rinnovato l’iniziativa che estende a 3 mesi la prova gratuita dei suoi piani premium (skip illimitati, download musica, brani illimitati, niente spot), al termine dei quali si pagheranno 9.99 euro per l’utente singolo, 14.99 euro per una famiglia di 6 persone, o solo 4.99 euro nel caso si sia uno studente iscritto all’università. 

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