La celebre piattaforma di streaming Spotify ha annunciato novità per podcast ma anche per un celebre telefono pieghevole. Il tutto, però, mentre rientra un fastidioso down, parte un’attesa integrazione, e mentre dà il suo addio il responsabile della sezione audiolibri.
Spotify da anni investe molto nei podcast. In passato ha stipulato accordi milionari con famosi podcaster, come Joe Rogan, arruolato per 100 milioni di dollari, e ha comprato molti studi di podcast, come Gimlet, acquistato nel 2019 per 230 milioni di dollari, riservandosi l’esclusività di alcune trasmissioni popolari, come Reply All e Science Vs, in modo da fare dei podcast una forza trainante del proprio successo. Qualcosa, però, è cambiato in tal senso: a riportarlo è Semafor, secondo cui Spotify sta rivendo le sue politiche per l’esclusività nei podcast concedendo che alcuni spettacoli di Gimlet arrivino anche su altre piattaforme, come Apple Podcasts.
Il ragionamento che fanno a Spotify è semplice: se un podcast è limitato a Spofity, il suo pubblico è ristretto agli iscritti a questa piattaforma, e gli annunci pubblicitari non possono essere venduti oltre un certo prezzo. Diffondendo maggiormente i podcast, il relativo pubblico aumenta e quindi è possibile vendere gli annunci pubblicitari a un prezzo più elevato. La piattaforma ha confermato il tutto (“stiamo espandendo le nostre strategie di windowing per aumentare il pubblico e il potenziale di vendita degli annunci dei nostri programmi“) aggiungendo che si procederà caso per caso, quanto ai podcast da “liberare” nel tempo.
Ancora in tema di podcast, Spotify ha stretto un accordo con la piattaforma di influencer marketing Jellysmack, in base alla quale alcuni suoi celebri influencer e creator, come Ed Bolian, Christina Randall, e Brooke Mekenna pubblicheranno settimanalmente episodi video su Spotify. Nello specifico si tratterà di video di lunga durata esistenti su YouTube, che saranno ottimizzati per apparire sullo streaming di Stoccolma “nel formato del podcast video“.
Un’altra novità positiva arriva grazie a Oppo che ha annunciato un’iniziativa assieme a Spotify per il suo smartphone pieghevole Find N2 Flip in modo da gestire la musica dallo schermo esterno da 3.26 pollici. Attivata la voce ad hoc in “Pocket Player”, per usare il nuovo widget basterà iniziare a riprodurre qualcosa, piegare il telefono perché sullo schermo esterno appaia il widget con le raccomandazioni dei contenuti, il cuore per i like, il pulsante Play-Pausa, e quello per passare alla traccia seguente.
In conclusione delle buone notizie, una conferma. Mesi fa s’era parlato di un’integrazione di Spotify con BeReal e questo è stato confermato oggi via comunicato stampa che presenta l’iniziativa come un “altro livello di autentica personalizzazione e connessione“. In pratica, dopo aver collegato gli account di Spotify e BeReal, quando l’app chiederà di scattare la canonica foto doppia, sarà possibile allegarvi anche il riferimento a quello, brano o podcast che si sta ascoltando in un dato momento, che apparirà come “copertina del contenuto audio attivo nella parte inferiore dell’obiettivo della fotocamera“. In più sarà anche possibile farsi un’idea di quel che stanno ascoltando gli altri utenti del photo sharing, via Feed BeReal, potendo anche ascoltare una breve anteprima di quel che hanno condiviso.
Secondo quanto riferito, tale novità esordirà tra qualche giorno in Australia, Brasile, Canada, Messico, e Stati Uniti con le altre località, tra cui l’Italia, che seguiranno nelle prossime settimane.
Passando alle cattive notizie, in Spotify si è licenziato il responsabile degli audiolibri: si tratta di Nir Zicherman che era entrato in Spotify dopo l’acquisizione di Anchor, società che aveva co-fondato assieme a Michael Mignano, licenziatosi lo scorso anno. La ricerca del successore inizierà a breve col manager uscente che lo addestrerà, rimanendo in sella sino ad Ottobre. Spotify ha ammesso la notizia, ma non ha aggiunto dettagli sulle relative motivazioni.
Infine, in varie parti del mondo c’è stato un problema. Diversi utenti su DownDetector hanno segnalando problemi nell’accesso a Spotify (web), nel cercare i brani (web e app) e nel riprodurre la musica. La problematica è stata confermata dall’account di supporto di Spotify che si è detta al lavoro per risolvere l’inconveniente (cosa puntualmente avvenuta dopo poche ore).