Dopo aver migliorato la ricerca attraverso l’intelligenza artificiale, Spotify, noto servizio di streaming audio svedese, ha intrapreso la strada dell’innovazione procedendo su un “doppio binario”, svelato dal reverse engineering dei leakers.
In particolar modo con l’inizio della pandemia, un grande successo è stato tributato alla piattaforma Clubhouse che non solo ha fatto la sua comparsa con un elitario sistema a inviti su iOS ma, in più, ha innovato mediante un meccanismo social “audio only” sostanziatosi in chatroom solo vocali (cui parteciparono anche personalità famose). Ciò fece sì che, in appena un anno di vita dalla sua fondazione, tale piattaforma avesse accumulato una base utente già di 10 milioni di iscritti, che fece gola a non pochi competitor blasonati.
Nello specifico, Twitter introdusse gli Spaces Audio, Facebook le Live Audio Rooms, e qualcosa di simile alle chat audio arrivò financo su Reddit, Linkedin e Discord: Twitter percorse la strada dell’ispirazione by Clubhouse comprando la software house Betty Labs, che aveva realizzato l’app Locker Room utile per organizzare audiochat basate su vari temi, tra cui sport e musica, in modo che personalità celebri e sportivi potessero dialogare con i loro fan e crearsi una community.
Locker Room venne ribattezzata Greenroom e, per sprintarne il successo, il colosso svedese intraprese diverse iniziative, come gli appuntamenti delle conversazioni settimanali su temi sportivi del programma “The Fantasy Footballers”: purtroppo, cessato il successo di Clubhouse, anche i suoi cloni hanno incominciato ad accusare difficoltà, che potrebbero aver coinvolto anche la creatura di Spotify.
Secondo il leaker Steve Moser, che ha avuto moto di analizzare una beta di Spotify per iOS, condividendone poi gli esiti col portale Bloomberg, pare che l’azienda di Daniel Ek sia intenzionata a portare Greenroom all’interno dell’app principale per stimolarne l’adozione, chiudendo la realtà standalone. Nel momento in cui ciò dovesse concretizzarsi, sembrerebbe intorno al secondo trimestre del 2022, i creators potranno creare le loro chatroom direttamente su Spotify, per condividerle con gli abbonati che, nel parteciparvi (o nell’aprirne di proprie), potranno usare gli stessi strumenti ora presenti nell’app indipendente di Greenroom.
Passando a un altro rumor, questa volta diffuso dal leaker Alessandro Paluzzi, sembrerebbe infine che Spotify si accinga anche a un altro cambiamento, essendo al lavoro per integrare i non fungible tokens, NFT, visto che la piattaforma sarebbe impegnata nel supportare il wallet digitale di Metamask, come confermato anche dal Financial Times che, nelle scorse settimane, ha trovato alcune inserzioni di lavoro pubblicate da Spotify a tema Web3 per rimpolpare il team di “crescita sperimentale“.