Poco più di un anno fa, Facebook costituì l’NPE Team con la missione di esplorare nuovi progetti applicativi, nella speranza che potessero o fungere da spunti per nuovi funzioni nelle app già esistenti, o che potessero “camminare con le proprie game”: da allora, la fucina creativa di Menlo Park ha sfornato “Tuned“, per le coppie tenute lontane dal Covid, “Hobbi” per i tutorial”, “Whale” per i meme e, tra gli altri progetti, “Collab” che, nelle scorse stesse ore, è finalmente uscito dalla fase di beta test a invito.
Presentato in fase embrionale lo scorso Maggio, Collab permette di creare delle jam session a distanza con altre persone, unendo contributi di 15 secondi: un utente può registrare il suo “modulo” e inviarlo alla community, oppure può esplorare i Collab parziali altrui, ed aggiungere a completamento i propri 15 secondi. È anche possibile prendere un Collab già assemblato, e cambiare un modulo sonoro col proprio, attuando cioè un remix.
Coloro che non se la sentono di utilizzare in modo cre-attivo Collab, sì da scoprire nuovi orizzonti musicali e seguire artisti non conosciuti, possono – come già avviene per i Duets realizzati in TikTok – scorrerne semplicemente il Feed, popolato dalle creazioni di utenti comuni e personaggi famosi. A tal proposito, è possibile ad esempio, apprezzare le realizzazioni dell’artista Morgxn, che ha collaborato con i fan per redigere il nuovo pezzo “Wonder”, o del rivenditore di strumenti musicali Sam Ash Music che ha collaborato col noto marchio dell’audio maker Roland).
Nel presentare la nuova app Collab, liberamente scaricabile dall’App Store di iOS, per ora nei soli Stati Uniti, senza che siano state svelate indicazioni per il suo esordio anche nel Play Store di Android, la responsabile di prodotto, Brittany Mennuti, ha fornito ulteriori dettagli in merito, con l’auspicio che il nuovo progetto possa unire le persone nel linguaggio universale della musica.
Nello specifico, rispetto alla versione beta, la release finale di Collab è stata testata con diverse configurazioni audio, e “decine di cuffie“, tanto che ora si può “utilizzare interfacce audio esterne per portare la musica da strumenti elettronici come tastiere, chitarre e kit di batteria nelle tue registrazioni“.