La mancanza di sonno può danneggiare soprattutto le persone che soffrono di malattie cardiovascolari. Ad esserne più colpito è chi soffre di apnee notturne, che può avere veri blocchi del respiro pericolosi, tali da mettere il corpo sotto stress il corpo.
Anche il cervello può però rimanere danneggiato, e a dimostrarlo è uno studio australiano presentato di recente a Denver (Stati Uniti) durante l’American Thoracic Society International Conference. Lo studio ha infatti confermato che gli uomini che soffrono di apnee notturne hanno maggiori probabilità di cadere in depressione.
Secondo gli ultimi dati circa il 5% della popolazione mondiale soffre di apnee notturne. Ma che cos’è l’apnea? In pratica non è altro che l’arresto momentaneo del respiro durante il sonno, che può durare anche oltre 10 secondi. Tanti i fattori che possono causarla, dal sovrappeso alla particolare conformazione del palato o ancora alla deviazione del setto nasale. Il mancato passaggio improvviso dell’aria può provocare infarti o ictus, mentre i sintomi frequenti sono il russamento, sensazione di soffocamento, gola secca e sonnolenza diurna.
Il legame che può portare alla depressione è proprio la quantità di ossigeno che arriva al cervello, ridotto in questo caso del 60%. Il cervello quindi risente dei frequenti sbalzi: i ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato i dati provenienti da oltre 1800 persone che sono state seguite per 5 anni. Le analisi hanno chiaramente mostrato che in presenza della patologia il rischio aumenta per 4 volte rispetto a chi non soffre di apnea.
Le strategie moderne per combattere questa patologia sono diverse, ma fra tutte quella più efficace è la somministrazione di ossigeno con una mascherina. Attraverso l’applicazione delle terapie è possibile riportare il rischio di infarto e ictus al livello normale delle persone che non hanno questa patologia, ma è importante intervenire in maniera tempestiva per poter arginare il problema.
E’ stato inoltre progettato un peacemaker per risolvere le apnee notturne oppure si può cercare si alleviare il problema anche con una semplice applicazione per smartphone.