Varato il piano bis del Viminale per contrastare le Ong che trasportano clandestini

Pugno duro del governo contro le navi umanitarie: multe fino a cinquemila euro per ogni clandestino trasportato, revoca della licenza di navigazione, e intercettazioni delle procure contro i trafficanti di esseri umani.

Varato il piano bis del Viminale per contrastare le Ong che trasportano clandestini

Il Ministero dell’Interno è passato alla fase due del Decreto Sicurezza, introducendo nuove norme per combattere l’immigrazione clandestina. Sono previste misure più severe per i trafficanti di esseri umani, una limitazione alle interferenze degli altri ministeri nelle competenze che spettano al ministro dell’Interno, operazioni sotto copertura e intercettazioni preventive per debellare i flussi migratori irregolari.

Il decreto riguarda soprattutto i salvataggi in mare da parte delle Ong che caricano i profughi violando gli accordi internazionali. Le sanzioni sono pesantissime: si parla di una multa che varia dai tremila ai cinquemila euro per ogni straniero trasportato, con la sospensione per un anno o la revoca della licenza per qualunque nave italiana umanitaria operi nel Mediterraneo in contrasto con le direttive del governo di Roma.

Il decreto, inoltre, vara anche una stretta sulle competenze del Ministero delle Infrastrutture, che in più di una occasione si era intromesso nella questione migratoria. Il decreto, infatti, limita le competenze del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti alle sole finalità di sicurezza della navigazione, mentre attribuisce al Viminale la facoltà di limitare i transiti per ragioni di ordine e di sicurezza pubblica.

Da aggiungere, infine, che il Decreto Sicurezza bis estenderà ai reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina le competenze sia delle procure distrettuali sia delle intercettazioni preventive, proprio come si fa con mafiosi e terroristi. Sarà un modo, questo, per contrastare “a monte” l’organizzazione dei trasporti di stranieri irregolari.

La mano ferma del Viminale si manifesta anche sul fronte della sicurezza interna. Nel decreto, infatti, c’è una norma che consentirà di ufficializzare le sentenze ai condannati attualmente in libertà e assicurare in tal modo l’effettività della pena. La decisione è giunta dopo la sparatoria di Napoli, a causa della quale Salvini ha scoperto come nella città partenopea ci siano dodicimila condannati effettivi ancora a piede libero.

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