Silvio Berlusconi ha ottenuto la liberazione anticipata di 45 giorni.
È stato il giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti a concedere a Silvio Berlusconi la liberazione anticipata in merito all’affidamento ai servizi sociali per la durata di un anno, che l’ex presidente del Consiglio sta scontando per il caso Mediaset dopo essere stato condannato.
Secondo quanto è trapelato in questi minuti pare che Silvio Berlusconi terminerà il suo periodo di servizi sociali il prossimo 8 marzo, chiudendo in questo modo il capitolo che fa riferimento al processo Mediaset.
Lo scorso 7 gennaio Silvio Berlusconi aveva depositato la richiesta di liberazione anticipata e nonostante il parere negativo della Procura Silvio Berlusconi è riuscito nel suo intento. L’8 marzo, quindi, Silvio Berlusconi terminerà il suo periodo di servizio sociale presso l’istituto Sacra Famiglia, dove l’ex premier si reca ogni settimanale per 4 ore per assistere alcuni malati di Alzheimer.
La decisione di oggi del giudice si basa sul comportamento sempre molto corretto dopo l’episodio di Napoli da parte di Silvio Berlusconi. Una decisione che sta facendo molto discutere in queste ore ma che, come ha precisato anche lo stesso Tribunale di Sorveglianza, non inciderà in alcun modo sull’agibilità politica di Berlusconi, che rimane interdetta fino al 2019 come stabilisce la legge Severino.
Si tratta, comunque, di un altro traguardo di Silvio Berlusconi, che con questa sentenza mette fine ad un capitolo lungo e doloroso, che tanto ha fatto discutere: il caso Mediaset. Nonostante la condanna, però, ed il periodo di servizi sociali la vicenda ha fatto molto discutere già in questo ultimo anno ma adesso, dopo la decisione del giudice di Sorveglianza la polemica è pronta nuovamente ad esplodere.
L’ex premier Silvio Berlusconi, però, non potrà candidarsi comunque per altri 4 anni, fino al 2019, come disposto durante la sentenza di condanna di un anno fa.