Salvini contestato a Castelvolturno (Caserta) con un lancio di gavettoni

Matteo Salvini è stato contestato da un gruppetto di persone durante la sua presenza a Castel Volturno, per presiedere al Comitato per l'ordine e la sicurezza.

Salvini contestato a Castelvolturno (Caserta) con un lancio di gavettoni

Durante la giornata del 15 agosto, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno dell’attuale governo Conte, Matteo Salvini, ha visitato Castel Volturno, un piccolo comune situato nella provincia di Caserta in Campania, per presiedere al Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Due gruppetti contrapposti hanno aspettato l’arrivo di Matteo Salvini, creando anche alcune tensioni. Più o meno una cinquantina di persone si sono presentate dinanzi alla scuola forestale dei carabinieri. Una parte dei contestatori gridava il nome “Salvini, Salvini”, mentre gli altri urlavano “Buffone, buffone”. I sostenitori del titolare del Viminale invece hanno accusato chi protestava contro Matteo Salvini di essere solamente dei giornalisti della sinistra.

I contestatori hanno mostrato tutto il loro dissenso per l’attuale crisi di governo, protestando con il lancio di gavettoni. Nelle ultime ore è diventata virale l’immagine di un carabiniere che urla: “Basta, almeno mirate bene!”.

Inoltre, sono stati esibiti alcuni striscioni con espressioni molto provocatorie nei contri del leader della Lega, come: “Tieniti le tue bufale che non sono buone neanche per farci la mozzarella #esci49milioni“. Questo è ovviamente un chiaro riferimento alla vicenda iniziata nel 2012, quando i magistrati hanno cominciato a indagare sui 49 milioni che Umberto Bossi e il tesoriere Francesco Belsito avrebbero tolto allo Stato e utilizzato per spese private, tra cui quelle giudiziarie. Nel caso sarebbero coinvolti anche Roberto Maroni e Matteo Salvini.

La conferenza stampa a Castel Volturno

Matteo Salvini pare non chiudere a un possibile nuovo accordo con il Movimento 5 Stelle: “Vedremo, ogni giorno ha la sua pena. Il mio telefono è sempre acceso. Sono la persona più paziente del mondo. Ma ci vuole un Governo dei sì. Se si sciolgono le Camere settimana prossima si può andare al voto entro fine ottobre e fare la finanziaria entro la fine dell’anno”

Il ministro dell’interno decide comunque di lanciare una frecciatina nei confronti del presidente del Consiglio dei ministri sulla questione dei migranti: “Quelle cose poteva dirmele in faccia, il suo è stato uno sfogo umorale. Se la ministra mi ritiene disumano, come mai ha firmato tutti i miei atti fino all’altro ieri? O si è trasformata in madre Teresa di Calcutta in due giorni o non ha capito quello che ha firmato fino ad oggi”

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