Crisi di Governo: la Lega sfiducia il premier Conte

La Lega ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del premier Conte: il leader del partito dichiara che tra i Cinque stelle e il PD vi sia un accordo. Di Maio replica: "Giullare, inventatene un'altra per giustificare quello che hai fatto".

Crisi di Governo: la Lega sfiducia il premier Conte

La Lega, il 9 Agosto, ha presentato una mozione di sfiducia nei confronti del presidente del consiglio, il professor Giuseppe Conte.

Tale atto innesca la crisi di governo e, proprio per tale motivazione, nella giornata di Lunedì 12 Agosto sarà convocata a Palazzo Madama una conferenza con i capigruppo, volta a discutere e riorganizzare la riapertura del parlamento.

Scontro tra Lega e Cinque stelle

Matteo Salvini, leader del partito leghista, accusa i pentastellati di pensare ad un governo basato sulla “coalizione” con Matteo Renzi e, quindi, non più basato sulla maggioranza. Salvini dichiara che il suo obiettivo è che gli italiani non vengano presi in giro e, infine, promette la realizzazione di “un governo che durerà cinque anni a colpi di sì. Non di elemosina o assistenza. Il governo del no fa parte del passato. Ora guardiamo al futuro”.

Dall’altro lato, arriva subito la replica di Luigi Di Maio che accusa Salvini di essere un giullare: “Questa di Di Maio-Renzi è una fake news di Salvini per nascondere il tradimento del contratto di governo e del paese“, conclude. Davide Casaleggio, presidente dell’Associazione Rousseau, appoggia la tesi del Ministro dell’Economia: “Salvini sta giocando d’azzardo con la vita degli italiani”.

Giuseppe Conte, ha annunciato che questa innescata dai leghisti sarà la crisi di governo più trasparente della storia e, per questo, Matteo Salvini dovrà esporre davanti a tutto il Parlamento le motivazioni della sua sfiducia all’attuale governo.

Crisi di Governo e aumento Iva

Con l’attuale crisi di Governo, sembra quasi impossibile stoppare i 23 miliardi di aumenti Iva previsti già per legge dal 1° Gennaio. Bisogna trovare misure alternative, ma esse non sono facili da reperire. Tra le opzioni possibili vi è un anticipo della manovra prima delle votazioni, o una Legge di Bilancio ridotta, progettata da un governo tecnico per gestire la transizione. Tutto dipenderà da quando verrà fissata la data in cui il popolo italiano verrà chiamato al suo dovere elettorale. 

Oltre alla preoccupazione dell’Iva, la fine del Governo basato sull’alleanza 5 Stelle e Lega porterebbe via con sé la riduzione del cuneo fiscale voluto dai pentastellati e il taglio delle tasse obiettivo della Lega. 

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