Roberto Saviano risponde a Salvini: “Buffone, sei il Ministro della malavita”

Botta e risposta tra il Ministro dell’Interno e l’autore di Gomorra. Salvini ospite ad Agorà annuncia che sarà valutata l’opportunità di togliere la scorta allo scrittore. Saviano risponde con un video sui social

Roberto Saviano risponde a Salvini: “Buffone, sei il Ministro della malavita”

Continua il botta e risposta tra il neo Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e Roberto Saviano, autore del bestseller Gomorra. L’argomento questa volta è la necessità che venga mantenuta la scorta, che dal 2006 è stata assegnata allo scrittore, dopo le minacce di morte ricevute a seguito delle sue rivelazioni sull’organizzazione camorristica in Campania.

Durante la trasmissione di Rai Tre Agorà, il leader della Lega ha dichiarato che si valuterà l’opportunità di continuare a spendere soldi per mantenere la scorta allo scrittore, che, passerebbe molto tempo all’estero. Una dichiarazione che ha fatto subito ritornare alla mente le parole dello scorso mese di Agosto, quando in un altro scontro verbale tra i due, il leader del Carroccio dichiarò: “Se andiamo al governo gli leviamo l’inutile scorta“.

Non si è fatta attendere la risposta di Roberto Saviano, che in un video postato sui social non ha usato mezzi termini per rispondere al Ministro dell’Interno. “Secondo te Salvini io sarei felice di vivere così da undici anni? Ho la scorta da quando avevo 26 anni”, le prime parole dello scrittore che ha raccontato di aver vissuto sotto la pressione del clan dei Casalesi e dei narcos messicani e che non ha paura delle dichiarazioni del leader della Lega.

Saviano ha poi definito “buffone” il Ministro che ha come nemici gli immigrati, gli abitanti del sud Italia e i rom, a cui dopo gli insulti va a chiedere i voti. “Sono felice di essere tra i tuoi nemici, che odi e su cui fai propaganda politica”, il duro sfogo di Saviano, che definisce Salvini “ministro della malavita”, ricordando che durante uno dei suoi comizi in Calabria, tra il pubblico in prima fila c’erano personaggi di spicco della malavita locale.

Lo scrittore ha poi attaccato Salvini sulla maxi-truffa di 50 milioni dei rimborsi elettorali della Lega e ha invitato gli elettori del Carroccio a non dare più sostegno a chi “non fa null’altro che minacciare, propagandare bugie, armare in tutti i modi odio e disprezzo”.

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