Renzi: “Contrari alla Lega, ma no alla violenza”. Il Carroccio: “Fatti concreti, basta tweet”

"Fatti concreti, non parole". E' questo il succo del messaggio dei deputati leghisti al Ministro dell'Interno Alfano e a Renzi, rei di non condannare fermamente i contestatori. Per Enrico Rossi (Pd): "Salvini attizza odio e violenza"

Renzi: “Contrari alla Lega, ma no alla violenza”. Il Carroccio: “Fatti concreti, basta tweet”

Feriti e scontri, come noto, stanno accompagnando la campagna elettorale di Matteo Salvini in giro per l’Italia, e la polemica non si limita al leader della Lega e al Ministro dell’Interno Alfano, ma ora coinvolge anche il premier Matteo Renzi, che decide di retwittare una frase di Emanuele Fiano, deputato del Pd, che recita: “La nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza”. Niente di male, sembrerebbe, ma non per Salvini, che alle parole vuole seguano i fatti.

Tramite i deputati Paolo Arrigoni, Silvana Comaroli Nunziante Consiglio, la Lega infatti risponde al premier, con toni anche molto duri: “Non basta un retweet, da Renzi vogliamo condanne senza se e senza ma alla violenza e azioni concrete per cancellarla. Il governo non sta facendo niente per contrastare gli atti squadristi dei fomentatori d’odio, l’immobilismo è colpevole”. Dello stesso tono le parole del capogruppo leghista alla Camera, Massimiliano Fedriga, che afferma: “Gli amici di Alfano cercano di scaricare sulle forze dell’ordine l’inefficienza del loro ministro”.

Interviene nella questione anche Renato Schifani, deputato di Area Popolare Ncd-Udc: “Salvini la smetta. Il ministro Alfano e le Forze dell’ordine stanno facendo un lavoro encomiabile per difendere il suo legittimo diritto a manifestare ed esprimere le sue idee. Non è accettabile che travisi la realtà addossando responsabilità che non esistono e che quotidianamente rivolga accuse e epiteti al limite della diffamazione proprio a colui che finora ha garantito la sua libertà di espressione”.

Continua il botta e risposta tra i parlamentari: è il turno di Gianmarco Centinaio (capogruppo della Lega al Senato): “Ora basta: al di là delle parole di circostanza di Alfano e Renzi servono i fatti. Non basta dare solidarietà a Salvini se poi non si è in grado di garantire davvero sicurezza e libertà”. Risposte secche arrivano dai candidati di Pd e M5S in Toscana, che attaccano i toni e i contenuti del messaggio leghista. Per Enrico Rossi (Pd) “Salvini è un provocatore, un incendiario. Attizza l’odio e la violenza; per Giacomo Giannarelli (M5S): “Condanniamo la reazione violenta delle forze dell’ordine, ma soprattutto condanniamo Salvini e l’irresponsabilità politica di questa Lega Nord che fomenta lo scontro per poi trincerarsi dietro chi deve gestire i disordini da loro scatenati”.

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