Matteo Salvini attacca il discorso di Fedez accusandolo di aver fatto pubblicità alla Nike

Sui social il leader della Lega, Matteo Salvini, pubblica una fotografia di Fedez cerchiando il logo della Nike e accusandolo di averle fatto pubblicità durante il discorso contro la Lega al concertone

Matteo Salvini attacca il discorso di Fedez accusandolo di aver fatto pubblicità alla Nike

L’attacco di Fedez sul palco del concertone è stato un duro colpo per la Lega, che in queste ore sta cercando di difendersi in tutti i modi. Il cantante, durante il discorso, ha attaccato il partito politico accusandolo di essere tra i principali boicottatori del Ddl Zan, disegno di legge che istituirebbe il carcere per chi commette atti di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere o disabilità.

A poche ore da questo discorso, che sicuramente passerà nella storia, Matteo Salvini ha pubblicato un lungo messaggio sui social network. Dapprima accusa Fedez di aver fatto pubblicità alla Nike, siccome cerchia in rosso il logo sul suo cappello scrivendo: “Alla faccia del divieto di pubblicità in Rai”.

L’attacco nei confronti di Fedez

In seguito ritorna a parlare del discorso di Fedez: “Adoro la Libertà. Adoro la musica, l’arte, il sorriso. Adoro e difendo la libertà di pensare, di scrivere, di parlare, di amare. Ognuno può amare chi vuole, come vuole, quanto vuole.E chi discrimina o aggredisce va punito, come previsto dalla legge”. Sottolinea che a oggi, chi va contro un omosessuale o un eterosessuale, un bianco o un nero, un cristiano o un buddhista, un giovane o un anziano, rischia già il carcere.

Per il leghista infatti il diritto alla vita ed all’amore sono sacri e sono dei fondamenti che non andrebbero mai messi in discussione da nessuno. Da padre però afferma di essere fortemente contrario nel vedere a scuola l’ideologia gender, o che si vietino giochi, canti e favole perché offenderebbero qualcuno.

Il leader della Lega conclude il suo post dichiarando: “La libertà non può imporre per legge di zittire o processare chi crede che la famiglia, come anche la Costituzione prevede, sia la cellula, il nucleo, il cuore, il passato, il presente e il futuro del mondo”.

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