Malattie infettive, da Medici Senza Frontiere un bomba sanitaria sull’Italia

Migliaia di profughi giunti nel Bel Paese, con l'aiuto della Ong, sono portatori di malattie infettive, come la scabbia, l'Aids, la turbercolosi, e la sifilide.

Malattie infettive, da Medici Senza Frontiere un bomba sanitaria sull’Italia

Medici Senza Frontiere, negli ultimi 3 anni, ha portato in Italia una vera e propria marea di migranti affetti da varie malattie contagiose, tra cui la scabbia, la meningite, la tubercolosi, l’Aids e la sifilide. A dirlo è l’inchiesta della magistratura che ha portato al sequestro della nave Aquarius, per smaltimento illegale di rifiuti nocivi in Italia.

Secondo le carte giudiziarie, infatti, nel solo 2017 sono giunti in Italia oltre 14 mila migranti affetti da scabbia. Numeri che diventano apocalittici se si pensa che dal 2015 a oggi gli infetti sono saliti a 43.787. Numeri che probabilmente non raccontano la realtĂ , dato che in quel periodo le persone sbarcate in Italia sono state 139.856.

Tra le malattie più comuni negli immigrati, la scabbia è risultata essere la più diffusa. Nel 2016 solo nei centri di accoglienza a Milano, c’erano 2.000 casi di scabbia e 38 di tubercolosi, una malattia, quest’ultima, che è in costante aumento tra gli immigrati (dal 44% del 2005 al 66% del 2014).

La scabbia è una malattia della pelle molto contagiosa ma che può essere curata facilmente se i migranti non facessero perdere le proprie tracce appena sbarcati in Italia, portando con sé il loro “patrimonio” infettivo, come è capitato ad alcuni profughi della nave Diciotti, bloccata dal Viminale proprio a causa di questa patologia.

Lo scorso anno sono stati controllati nei porti di attracco il 93% dei migranti arrivati in Italia, ovvero 111.361 persone. Di questi, quasi il 14% aveva la scabbia e altri 1406 soffrivano di sintomi di malattie infettive più gravi, tra cui un tipo di febbre di «natura non identificata», ma considerata altamente contagiosa.

Le analisi sanitarie e le visite mediche effettuate sulle decine di migliaia di profughi sono giunte sulle coste italiane, grazie alle Ong, sono allarmanti, anche se gli esperti cercando di attenuare la gravità dell’emergenza sanitaria: gli stranieri attualmente in Italia hanno un tasso di malattie infettive che è ben 10 volte maggiore rispetto ai cittadini italiani. 

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