La profezia di Soros sull’Unione Europea: "Così rischia di crollare"

Il miliardario ha esortato con forza i cittadini e le associazioni "fedeli al sogno europeo" a "mobilitarsi" al fine di scongiurare un "exploit" delle forze anti-establishment in occasione delle elezioni di maggio per il rinnovo del parlamento di Strasburgo.

La profezia di Soros sull’Unione Europea: "Così rischia di crollare"

Il miliardario americano George Soros, fondatore della Open Society Foundations e pro-Troika, ha esortato l’Unione Europea a “svegliarsi” e ad affrontare la minaccia sovranista prima che sia troppo tardi; prima che questa spazzi via il progetto europeista, descrivendo l’attuale leadership di Bruxelles come un “sonnambulo che cammina verso l’oblio”.

Non è la prima volta che il finanziere, accusato dai complottisti di essere “l’eminenza grigia” del Nuovo Ordine Mondiale, accusa i movimenti sovranisti di essere un pericolo per l’Europa. Già qualche tempo fa, aveva promesso di raddoppiare il suo impegno per contrastare quelli che lui definiva “crescenti nazionalismi e valori illiberali”.

Soros ieri si è ripetuto, e ha accusato i vertici dell’Unione Europea di essere scollegati dalla realtà, e di non accorgersi del crescente malessere che serpeggia tra i popoli europei verso le politiche di Bruxelles. Ha tacciato i burocrati di Bruxelles di non contrastare l’ascesa dei movimenti anti-establishment in molti Paesi europei, soprattutto in quelli che rappresentano il pilastro dell’Europa, cioè Germania, Francia, e Italia.

A detta del magnate americano, la Commissione Juncker avrebbe raggiunto un “livello di insensibilità e ottusità pari a quello dei “Politburo dei regimi comunisti del passato”. E ha asserito che, se l’UE continuerà a sottovalutare la rivoluzione sovranista in corso, farà la fine dell’Unione Sovietica, ossia andrà incontro alla “dissoluzione”.

Soros ha poi tracciato le linee per risolvere il problema populista. Ha presentato una proposta che prevede l’introduzione di nuovi meccanismi di partecipazione popolare alle decisioni politiche nazionali, l’avvio di una riforma dei trattati Ue, e l’applicazione delle sanzioni a carico degli Stati membri che calpestano i valori democratici.

Il filantropo, spesso accusato dai sovranisti di incoraggiare la “scristianizzazione” dell’Europa, ha infine esortato i cittadini e le associazioni che inseguono sogno europeo a mobilitarsi per scongiurare la vittoria delle forze anti-élite in occasione delle elezioni di maggio per il rinnovo del parlamento di Strasburgo. 

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