La Chiesa sfratta senza scrupoli quando le proprietà sono sue

Polemiche per il gesto del cardinale Konrad Krajewski, che ha aiutato gli abusivi che occupano uno stabile a Roma. In altri casi, la Chiesa si è comportata molto diversamente.

La Chiesa sfratta senza scrupoli quando le proprietà sono sue

Il caso del cardinale Konrad Krajewski, l’elemosiniere di Papa Francesco che ha tolto i sigilli ai contatori della luce alle centinaia di persone che occupavano abusivamente un palazzo di Roma e che non pagavano le bollette, ha fatto molto discutere in merito al gesto “illecito” del porporato. Anche perché sembra proprio che il Vaticano non sia poi così indulgente, quando in ballo ci sono le proprietà del “patrimonio di San Pietro”.

Come ha riportato il quotidiano Libero, infatti, sembra proprio che nel corso degli anni la Chiesa non si sia fatta troppi problemi a sfrattare dai propri locali chi non pagava l’affitto o le utenze, buttando in mezzo a una strada famiglie con bambini, donne incinte, stranieri senza fissa dimora, associazioni di beneficenza e, perfino, scuole medie.

I casi riportati sotto sono solo un esempio della solerzia delle parrocchie nel dare il benservito ai morosi che occupano le loro proprietà. A Grosseto, per esempio, una ragazza di 23 anni, incinta all’ottavo mese, fu sfrattata da un albergo di proprietà della curia, insieme ad altre famiglie in difficoltà economica. La giovane, purtroppo, perse anche il figlio che portava in grembo.

A Prato, invece, la curia buttò fuori dal complesso parrocchiale un sacrestano di 65 anni. Povero e senza un soldo in tasca, l’uomo si tolse la vita per la disperazione. A Napoli l’Arciconfraternita dei pellegrini sfrattò per morosità un nucleo familiare di sette persone, finito poi in mezzo alla strada. Mentre ad Amalfi la curia arcivescovile cacciò un centro anti-diabete che assisteva 400 pazienti.

La lista potrebbe continuare all’infinito, regalando altre spiacevoli sorprese. Come a Bologna, dove le scuole medie del paesino di Lagaro furono sfrattate per morosità dagli immobili della parrocchia che occupavano. In tutti questi casi, ovviamente, il Vaticano non è mai intervenuto. E nessun cardinale elemosiniere si è presentato per fare il buon samaritano.

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