Immigrazione: gli italiani appoggiano Salvini. Crolla la fiducia nelle Ong

Secondo un sondaggio Ipsos, la grande maggioranza degli italiani appoggia l’azione di Salvini volta a fermare gli sbarchi dei migranti. Contestualmente, crolla la fiducia in Ong e organizzazioni non profit.

Immigrazione: gli italiani appoggiano Salvini. Crolla la fiducia nelle Ong

Un sondaggio Ipsos commissionato e pubblicato dal Corriere della Sera illustra come la maggior parte degli italiani si sia dichiarata a favore della linea dura di Matteo Salvini contro l’immigrazione clandestina. Il 60% degli intervistati, infatti, si è detto molto o abbastanza d’accordo con il ministro, contro il 30% che si è dichiarato contrario. L’altro 10% ancora non sa da che parte stare.

Il consenso per il ministro dell’Interno è particolarmente elevato tra le persone che superano i 35 anni, tra i lavoratori autonomi e gli operai, ma anche tra i fedeli che vanno in chiesa regolarmente e che, a dispetto dei messaggi di Papa Francesco di accogliere i migranti, dicono di apprezzare di più l’operato del ministro che le parole di Bergoglio.

Per quanto riguarda la vicenda della Sea Watch, invece, gli italiani si schierano in larga parte con Salvini, anche se il 20% degli intervistati ritiene che entrambi, la Ong e il Viminale, abbiano cercato volutamente lo scontro per scopi politici, mentre l’11% ritiene che si sia trattato di una sorta di gioco delle parti fatto sulla pelle dei migranti.

Da notare anche che, nel braccio di ferro tra Carola Rackete e Matteo Salvini, la maggioranza degli italiani (53%) si è schierata con Salvini e il 23% con Carola Rackete. Uno su quattro (24%) non si pronuncia. Ma la nota più significativa è che agli occhi degli italiani, la reputazione delle Ong sia peggiorata: il 56% degli italiani, infatti, le considera organizzazioni che agiscono per scopi economici.

A questo calo di popolarità delle Ong, si affianca anche la diffidenza degli italiani nei riguardi delle associazioni no profit in generale, impegnate in variegati segmenti, dai servizi alla persona alla cultura, dallo sport alla cooperazione internazionale. L’apprezzamento per le no-profit passa infatti dall’80% del 2010 al 39% di oggi. In pratica, una debacle.

Continua a leggere su Fidelity News