Gino Paoli sull’attuale governo parla di dilettanti allo sbaraglio

Ospite del programma radiofonico “Un giorno da pecora”, il celebre cantautore si è scagliato contro il Movimento 5 Stelle, aggiungendo di aver tentato di convincere Beppe Grillo a non entrare in politica.

Gino Paoli sull’attuale governo parla di dilettanti allo sbaraglio

Poco più di un anno fa, a poche settimane dal crollo del Ponte Morandi, Gino Paoli criticò l’idea di un “ponte vivibile” per Genova, avanzato dall’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Il cantautore definì quell’ipotesi “la stron***a di un cretino che pretende di mettersi in competizione con Renzo Piano, il più grande architetto del mondo”.

A distanza di oltre un anno dalla tragedia che ha sconvolto il capoluogo ligure, Gino Paoli è tornato a criticare l’operato del Movimento 5 Stelle. Per farlo si è avvalso di un’intervista rilasciata nel corso del programma radiofonico Un giorno da pecora. 

Ai microfoni della trasmissione condotta su Radio 1 Rai, l’interprete di brani indimenticabili come Sapore di sale, Il cielo in una stanza, La gatta e Quattro Amici, si è scagliato contro il governo in carica, che a suo modo di vedere non sarebbero in grado di gestire i problemi del nostro Paese.

Mi chiedi se il governo reggerà? Ci sono dei dilettanti allo sbaraglio, è difficile capire cosa abbiano in testa”, ha fatto presente l’artista di Monfalcone, che ha così voluto esprimere tutte le proprie perplessità sull’operato dell’attuale esecutivo retto da Giuseppe Conte. Ma a non riuscire proprio a mandare giù sarebbe la figura di Luigi Di Maio. “Le disgrazie non vengono mai da sole. Anche se secondo me la disgrazia è generale. Quindi…”, ha sentenziato a proposito dell’attuale ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale.

Sempre poi in merito ai pentastellati, dopo aver speso delle parole di stima e apprezzamento nei confronti di Beppe Grillo, il cantante ha svelato di aver cercato di convincere il comico genovese a desistere dal suo intento di fondare il Movimento. Con la moglie, Renzo Piano e Arnaldo Bagnasco, si riunirono per fargli cambiare idea, ma – a quanto pare – il loro tentativo non andò a buon fine. “Gli dicevo qualcosa delle mie esperienze, quando ho fatto politica. In politica ti devi adeguare, ma se affronti la politica con la mentalità mia e di Grillo è difficile”, ha concluso il cantante che in passato è stato eletto come deputato del PCI.

Continua a leggere su Fidelity News