Conte travolto dalla rabbia dei cittadini: "Buffone, dove sono i soldi?"

Una folla assiepata lungo via del Corso ha duramente contestato il premier Giuseppe Conte dopo una conferenza stampa tenuta davanti palazzo Chigi. Conte sbalordito: "Incredibile".

Conte travolto dalla rabbia dei cittadini: "Buffone, dove sono i soldi?"

Giuseppe Conte ieri è stato letteralmente sommerso da un profluvio di fischi e urla di contestazione da parte di una folla inferocita che lo aspettava in strada. Il premier, probabilmente, non si aspettava questa reazione da parte degli italiani che fino a poco tempo fa lo acclamavano e che adesso lo accusano di non mantenere le promesse fatte sui soldi da destinare a chi è rimasto senza lavoro.

Il capo del governo aveva convocato i giornalisti in piazza Colonna per parlare degli “Stati generali” che stanno per iniziare. Finita la conferenza stampa, l’uomo dice: “Fatemi andare a prendere un caffè, però da solo. Non seguitemi”. Il capo del governo pensa di avvicinarsi alla folla stipata dietro le transenne, forse per riceve applausi e acclamazioni. Ma fa i conti senza l’oste.

Appena giunto a pochi passi dalle transenne, infatti, dalla calca dei passanti e dei curiosi si alza un coro assordante di fischi e urla rivolti al premier, tanto che la scorta, che Conte aveva invitato a non seguirlo, deve accorrere subito per circondarlo e proteggerlo dalla folla arrabbiata. La scena richiama giornalisti e televisioni, mentre la gente urla: “I soldi, i soldi! La cassa integrazione”. Qualcuno, poi, ha anche gridato: “Buffone, buffone”.

Una rabbia giustificata dal fatto che dei miliardi stanziati dal governo per pagare chi è rimasto senza lavoro a causa della pandemia nel famoso decreto “Cura Italia“, per il momento non se ne vede alcuna traccia.

Conte, del tutto spiazzato, ha provato allora a calmare le acque, ma è stato tutto inutile. Le contestazioni sono continuate. Alla fine il premier ha dovuto fare marcia indietro e tornarsene a palazzo Chigi alquanto turbato e incredulo.Impossibile“, ha pronunciato sotto voce. Forse l’idillio tra lui e gli italiani è davvero finito. Con buona pace sua e di chi lo ha seguito in questi anni di governo.

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