Coronavirus, il decreto "Cura Italia" è stato firmato e pubblicato

Fino a ieri le nuove misure erano nell'aria, ma nella notte sono state firmate e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale in edizione straordinaria. Il referendum sul taglio dei parlamentari è stato rinviato

Coronavirus, il decreto "Cura Italia" è stato firmato e pubblicato

Con la pubblicazione su Gazzetta Ufficiale, in edizione straordinaria, le norme del decreto “Cura Italia” sono da subito attive. La data del documento è di ieri, la firma del presidente della Repubblica è avvenuta questa notte. In 127 articoli vengono spiegate le misure straordinarie per fronteggiare il covid-19.

Nel testo finale del decreto “Cura Italia” si torna a parlare del referendum sul taglio dei parlamentari. Per evitare il rischio dei contagi il referendum potrà essere indetto entro 240 giorni dall’ordinanza che è di fine gennaio, pertanto potrebbe avere come data ultima possibile il 22 novembre.  

Il provvedimento “Cura Italia” è suddiviso in cinque capitoli: i primi quattro parlano di misure di potenziamento del servizio sanitario, a sostegno del lavoro e della liquidità attraverso il sistema bancario, con provvedimenti fiscali a supporto delle famiglie e delle imprese.

Nel quinto ci sono disposizioni ulteriori riguardanti vari argomenti: tra questi la pulizia straordinaria delle scuole, il potenziamento delle reti di telecomunicazioni, la costruzione delle NewCo di Alitalia grazie a un fondo da 500 milioni, gli incentivi al personale sanitario, il potenziamento delle reti di assistenza, la produzione di dispositivi medici e mascherine protettive, l’utilizzo di aree sanitarie temporanee, la requisizione di beni, l’assunzione temporanea di medici e la permanenza di chi sta andando in pensione, il potenziamento di strutture e la sperimentazione di medicinali e dispositivi per contrastare il coronavirus. 

Per andare incontro ai lavoratori verranno estesi su tutto il territorio nazionale gli ammortizzatori socialiper la cassa integrazione ordinaria e per quella in deroga, ma anche per chi ha già attivato assegni di solidarietà o ha una cassa integrazione in corso“, riferisce tgcom24.it. Tutti i dipendenti – pubblici e privati – che hanno figli possono avere il congedo parentale di 15 giorni, con valore retroattivo dal 5 marzo, oppure, se i figli sono con la baby sitter, possono utilizzare un bonus di 600 euro.

Contributo di 600 euro per i lavoratori titolari di Partita Iva e per coloro che hanno in essere rapporti di collaborazione coordinata e continuativa. Ammortizzatori anche al settore turistico e ai lavoratori agricoli. Sono sospesi “i termini di pagamento dei contributi previdenziali per l’assicurazione dei lavoratori domestici“, scrive tgcom24.it e le procedure di impugnazione dei licenziamenti. 

Sono state prese misure per sostenere la liquidità delle piccole e grandi imprese attraverso il sistema bancario, aiutando il credito all’esportazione. Il fondo di solidarietà per i mutui prima casa è stato potenziato. Queste misure garantiscono un supporto alle Regioni che devono provvedere a fronteggiare il coronavirus con dispositivi particolari. Queste misure, secondo il ministero dell’Economia, dovrebbero immettere risorse per 340 miliardi di euro. Le imposte del 16 marzo devono essere pagate entro il 20 del mese in corso e fino al 31 maggio le imprese più colpite dall’emergenza Covid19 possono attendere per il pagamento dei tributi.

Stop alle cartelle esattoriali e sconti per coloro che effettuano donazioni al fine di contrastare il coronavirus. Per coloro che hanno sostenuto spese per la sanificazione dei luoghi di lavoro è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute: inoltre i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 40 mila euro che nel mese di marzo non hanno lavorato in smart working avranno un premio di 100 euro.

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