Conte: "Sì al reddito di cittadinanza regionale"

Il dibattito sul reddito di cittadinanza si riaccese in seguito alla vittoria del Movimento 5 Stelle nelle elezioni regionali in Sardegna. Giuseppe Conte ha manifestato l'intenzione di rafforzare tale misura in tutte le regioni conquistate.

Conte: "Sì al reddito di cittadinanza regionale"

In seguito alla vittoria nelle recenti elezioni regionali in Sardegna, il tema del reddito di cittadinanza torna prepotentemente alla ribalta. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha espresso la volontà di rafforzare questa misura in tutte le regioni conquistate, durante la sua partecipazione alla trasmissione “Diritto e Rovescio” su Rete4. L’ex premier ha criticato aspramente l’approccio dell’attuale governo guidato da Giorgia Meloni, accusandolo di demonizzare un sussidio fondamentale per i più bisognosi.

Conte ha sottolineato la disponibilità del suo movimento a lavorare a livello regionale per implementare e potenziare il reddito di cittadinanza, evidenziando l’intenzione di portare la discussione anche a livello europeo. L’obiettivo è quello di introdurre un criterio unificato per un “reddito europeo di dignità“, in contrapposizione alla visione ritenuta “ottusa” degli attuali governanti italiani.

Le parole di Conte trovano eco in quelle di Alessandra Todde, che durante un’intervista con Lilli Gruber su La7, ha evidenziato come in Sardegna il divario della povertà sia drammaticamente aumentato. Todde ha portato l’esempio di una donna a Cagliari che affronta quotidianamente difficoltà estreme a causa della disabilità del figlio, sottolineando l’importanza del reddito di cittadinanza come misura di sostegno per le persone fragili e indigenti.

Tuttavia, l’idea di un “reddito di cittadinanza sardo” sembra ancora lontana dalla realizzazione concreta, a causa della mancanza di fondi nel bilancio regionale. Al momento, l’assegno di inclusione, introdotto a livello nazionale dal 1° gennaio 2024, rappresenta l’unico ammortizzatore sociale significativo, seppur con requisiti più restrittivi e una platea di beneficiari ridotta rispetto al precedente reddito di cittadinanza.

Le dichiarazioni di Conte e Todde riaccendono il dibattito sul reddito di cittadinanza, sottolineando la necessità di affrontare con urgenza il problema della povertà e dell’esclusione sociale in Italia. La questione richiede una risposta coordinata e inclusiva, che tenga conto delle specificità regionali senza perdere di vista l’obiettivo di una copertura e un sostegno estesi a livello nazionale ed europeo.

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