Caso Cucchi: Matteo Salvini querelato da Ilaria Cucchi

La sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, ha deciso di querelare Matteo Salvini per le parole dette dopo la sentenza che ha condannato cinque carabinieri per l'omicidio del fratello.

Caso Cucchi: Matteo Salvini querelato da Ilaria Cucchi

Sono passati ormai dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi, giovane geometra arrestato nel 2009 e, dopo una dura battaglia fatta in particolar modo dai familiari di Stefano, nei giorni scorsi è arrivata la sentenza con cui la Corte d’Assise ha condannato per omicidio preterintenzionale cinque carabinieri. A far molto discutere anche il giorno della sentenza però, sono state le parole dette dall’ormai ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Il caso Cucchi” ha affermato il leader della Lega, “dimostra quanto la droga faccia male“. Questo è quanto è stato detto dall’ex Ministro Matteo Salvini che ha suscitato molto stupore nel web.

La frase rilasciata da Salvini non è passata inosservata neanche alla famiglia Cucchi, ed è proprio la sorella di Stefano, Ilaria, che tramite un post sul suo profilo Facebook ha voluto rispondere al politico, esternando anche la sua intenzione di sporgere querela contro Salvini.

Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi“, così si apre il post rilasciato da Ilaria Cucchi, accompagnato dalla foto del volto di Stefano, ormai tristemente nota a tutti. Un’immagine che Ilaria è consapevole verrà presto segnalata dal social poichè idonea ad urtare la sensibilità di qualcuno, ma la vera domanda che si pone Ilaria è perché invece i commenti, gli insulti, le minacce e le falsità, riferendosi proprio al post dell’ex Ministro, rimangano pubbliche sul profilo di chi le scrive. Poiché Ilaria si definisce una normale cittadina, può solo querelare Salvini, ma invita l’attuale ministro dell’Interno a sostituire la costituzione di parte civile fatta da Salvini stesso.

La risposta dell’ex ministro dell’Interno non si è fatta attendere e, all’affermazione di Ilaria Cucchi di querelarlo, lui si dice tranquillo. Il leader della Lega aggiunge anche che dopo aver ricevuto minacce di morte dai Casamonica, e proiettili in una busta, delle semplici querele non lo spaventano, ribadendo la necessità che il Parlamento approvi la legge “droga zero”, proposta dalla Lega e che, a detta del politico, riuscirebbe a togliere tutte le droghe dalle nostre città.

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