Caso Azzollini, il Pd orientato verso il sì agli arresti: “Scelta inevitabile”

Calendarizzata per oggi alle 14 la richiesta d'arresto di Antonio Azzollini, il senatore del Ncd coinvolto nel crac Divina Provvidenza. Il Pd, a meno di clamorose sorprese, voterà a favore

Caso Azzollini, il Pd orientato verso il sì agli arresti: “Scelta inevitabile”

Già gli equilibri tra i principali partiti di governo, il Pd e Ncd, non erano dei migliori negli ultimi tempi; la decisione che sta per prendere il Partito Democratico, rischia di far precipitare ancora di più la situazione. Al centro della questione, il caso-Azzollini, il senatore di Ncd coinvolto nel crac Divina Provvidenza, per il quale la Procura di Trani ha chiesto l’arresto. Un fallimento da più di mezzo miliardo di euro (gran parte dei quali a carico dello Stato), di cui Azzollini viene indicato come uno dei responsabili. Proprio per questo, la richiesta di arresto è stata calendarizzata già oggi (ore 14) dalla Giunta per le Immunità presieduta da Dario Stefano (Sel).

“Mi pare abbastanza evidente. Credo che di fronte a una richiesta del genere si debbano valutare le carte ma mi pare che sia inevitabile votare a favore dell’arresto, ha annunciato il vice-presidente del Partito Democratico, Matteo Orfini, che ha praticamente confermato il suo voto e quello del suo partito a favore dell’arresto. Garantismo sì, ma non impunità, è il concetto che in queste ore gira tra i deputati del Pd.

Sulla questione interviene anche il vicecapogruppo Pd al Senato, intercettato nei corridoi di Palazzo Madama, Giorgio Tonini: “Se salta l’Ncd qua salta tutto. Quel gruppo è già in tensione fra chi vuole uscire e chi vuole continuare a sostenere il governo, per cui occorre procedere con tatto, cercando di non urtare sensibilità. L’ideale sarebbe se si comportasse come Lupi, senza bisogno di interventi sgradevoli”. La decisione dell’allora ministro, infatti, fu quella di fare un passo indietro senza costringere al voto il Parlamento. Ma sembra proprio che Azzollini non voglia sentirci da questo orecchio (e nemmeno dall’altro). Si prospettano ulteriori tensioni tra Pd e Nuovo Centrodestra.

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