A Bruxelles presente anche Matteo Salvini: ero diretto in aeroporto

Il Leader della Lega Nord si trova a Bruxelles al Parlamento Europeo e si stava recando in aeroporto quando sono scoppiate le bombe. Attacco dell'Isis alla capitale europea, considerata da molti il cuore pulsante d'Europa.

A Bruxelles presente anche Matteo Salvini: ero diretto in aeroporto

Questa mattina, all’incirca alle ore 8, orario di punta in cui centinaia di persone si recano a lavoro, a Bruxelles sono esplosi diversi ordigni, all’aeroporto internazionale e nella metropolitana. Al momento il bilancio dei feriti è salito a più di 130 e si parla di almeno 35 morti e ancora non è certo se il numero salirà nelle prossime ore.

Bruxelles è la sede del Parlamento Europeo e molti dei nostri politici vi si recano settimanalmente per prendere parte alle discussioni parlamentari. Tra loro, quasi una presenza fissa nei dibattiti europei a favore dell’Italia, c’è anche Matteo Salvini, leader della Lega Nord. Anche lui, infatti, quest’oggi si trovava a Bruxelles con altri esponenti dei nostri partiti. Nessuno dei nostri inviati al Parlamento Europeo è rimasto coinvolto, nemmeno gli assistenti alcuni dei quali si trovavano in metropolitana al momento delle esplosioni.

Matteo Salvini è stato subito raggiunto dalle interviste dei maggiori telegiornali e delle testate giornalistiche italiane ed internazionali. Salvini ha affidato la sua testimonianza ad un post pubblicato sulla sua pagina Facebook che recita: “Esplosioni e morti all’aeroporto di Bruxelles. Io stavo arrivando lì ma ci hanno bloccato, tutto evacuato. Sto bene (a qualche scemo dispiacerà) e torno in ufficio. Non è possibile vivere sotto il ricatto dei violenti e dei folli. Io non mi arrendo, io non ho paura. Una preghiera per le vittime”.

Anche il deputato europeo dei 5 Stelle, il campano Piernicola Pedicini ha fatto sapere, con toni più pacati di Salvini, che sta bene e che non corre alcun pericolo imminente. Entrambi sono stati raggiunti telefonicamente dal TG2 che, nell’edizione delle 13, ha mandato in onda le loro testimonianze. Entrambi hanno voluto specificare che tutte le persone della delegazione italiana stanno bene e, al momento, sono al sicuro e rientreranno in Italia il prima possibile.

Questo 2016 sembra proprio voler passare alla storia come l’anno della guerra all’Isis; a riguardo sono davvero in molti ad essere preoccupati che si possa innescare una escalation di violenza che possa raggiungere anche il nostro Paese. Intensificati i controlli alle frontiere e dell’Intelligence su tutto il territorio nazionale.

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