Truffe telefoniche: non dite mai queste parole per evitare di cadere nella trappola (1 / 2)

Truffe telefoniche: non dite mai queste parole per evitare di cadere nella trappola

Sempre più spesso ci si ritrova vittime di attività di telemarketing aggressivo, magari “colpevoli” solo di aver risposto a qualche domanda innocente ed apparentemente semplice.

 

Le vittime sono quasi sempre anziani che magari non prestano particolare attenzione alle parole usate per formulare le domande e che quindi cadono nel tranello degli operatori in modo semplice e veloce.

Qualche tempo fa, la pagina Facebook della Polizia di Stato “Una vita da social” aveva diffuso un post con il quale invitava gli italiani a prestare la massima attenzione alle telefonate di telemarketing per evitare di cadere nel tranello.

 

In particolare, sono state diffuse delle informazioni da seguire per evitare di cadere nella truffa di molti operatori telefonici senza scrupoli.

“Buongiorno è la compagnia elettrica, ci risulta una sua bolletta insoluta, ma forse ha pagato e dobbiamo verificare”. In quel preciso momento scatta la trappola. D’altronde, quale cittadino non vorrebbe evitare di pagare una bolletta, soprattutto se l’ha già pagata?

 

L’operatore dunque avvierà una registrazione ed inizierà a chiedervi: “Lei è il sig. Tizio, residente in via eccetera e eccetera”.