Se credi di aver già visto il biglietto di Natale più divertente della stagione dovrai ricrederti. Ogni anno a Natale, dal 2003, la famiglia Bergeron meraviglia infatti tutti quanti creando i biglietti di auguri più divertenti che si possano fare e non hanno nessuna intenzione di fermarsi.
Mike Bergeron, sua moglie Laura e le loro due figlie (conosciute online come “Gigi” e “Juju”) stanno portando avanti una tradizione annuale simpatica attraverso dei servizi fotografici originali e intelligenti, che prendono spunto dalla cultura pop, dalla cultura locale e dalla loro pazzia creativa!
Un applauso va anche allo studio JC Penney Portrait che da anni realizza i progetti richiesti dalla strampalata famiglia.
Ecco qui una selezione di biglietti natalizi fatti nel tempo dai Bergeon:
2003, Forty & Fighting It
Questo è il primo bigliettino da cui tutto è cominciato! Questa foto è stata scelta all’epoca per via delle divertenti espressioni facciali dei soggetti. Per realizzarla il fotografo ha allontanato la luce dal soffitto e illuminato direttamente i protagonisti, il suo obiettivo era puntarla sulla testa di Mike in modo da farlo sembrare affaticato.
2004, White Trash Xmas
Quando Mike è andato al JC Penney Portrait Studio per ritirare le foto la cassiera che lo doveva servire appariva chiaramente stressata e indaffarata a fare altro. Dopo aver atteso pazientemente per circa 10 minuti, Mike si fece notare e lei cominciò a servirlo continuando però a fare dell’altro in contemporanea.
Lei – “Benvenuto in JC Penney Portrait Studio, come posso aiutarla oggi, signore?”
Io – “Sono qui per ritirare i miei biglietti di Natale.”
Lei – “Ok, qual è il cognome?”
Io – “È Bergeron, tenga la mia ricevuta”.
Lei – “Ok, grazie. Mi dia solo un attimo… Signore, sembra che abbiano stampato per sbaglio un formato che di solito costa di più, ma è stato un nostro errore quindi non glieli lascieremo senza sovrapprezzo”
Io – “No grazie”.
Lei – “Ok … beh, vedo che sua moglie è incinta … Spero che tornerete da JC Penney per fare le foto del bambino”.
Io – “In realtà, non è davvero incinta … e se lo fosse, non le permetterei di bere birra o fumare sigarette … è un biglietto di auguri scherzoso”.
A quel punto la cassiera accanto a lei smise di fare quello che stava facendo, si sporse per guardare la carta e disse con sincerità “Amico, è fantastico!”
Io – “Grazie. Buon Natale!”