Il piccolo Leonardo, il bimbo morto a Novara: la mamma e il compagno si scambiavano sui cellulari le foto degli abusi (2 / 3)

Gaia non è stata arrestata solo perché è incinta di un altro bambino che sarebbe figlio di Nicholas. Fin da subito sono state numerose le bugie della coppia, la loro scusa iniziale ai soccorritori era stata che le ferite sul piccolo erano dovute ad una caduta dal letto ma non c’è voluto molto a capire che quelle erano vere proprio violenze.

Purtroppo questo non si tratta di un caso isolato, le violenze andavano avanti da almeno un mese.

Gli inquirenti hanno trovato decine di scatti sui telefonini di entrambi i ragazzi. Il piccolo è morto il 23 maggio nell’ospedale di Novara e i medici fin da subito hanno capito di trovarsi di fronte ad un caso di maltrattamento, fatale è stato un violento calcio che gli ha fatto esplodere il fegato.

Ora Nicholas Musi si trova in carcere mentre lei, che ha sempre negato qualsiasi responsabilità e di non essere a conoscenza delle violenze subite dal figlio, si trova ai domiciliari in una comunità protetta perché incinta.

Sui telefoni sono state trovate tante foto in cui si vede il bambino con evidenti ecchimosi sul viso, queste foto risalgono quasi un mese prima dell’omicidio. In alcune foto si vede il piccolo Leonardo con un livido sulla fronte, poi con un occhio nero e poi con entrambi. Gli inquirenti hanno prontamente sequestrato tutto il materiale fotografico che adesso rappresenta una prova schiacciante.

La famiglia di Gaia ha voluto puntualizzare di essere completamente estranea dai fatti.