Il piccolo Leonardo, il bimbo morto a Novara: la mamma e il compagno si scambiavano sui cellulari le foto degli abusi (3 / 3)

Nei giorni in cui il bambino era con loro non aveva segni di violenza, avevano soltanto segnalato ai servizi sociali la situazione di Gaia. La ragazza, infatti, viveva in un appartamento messo a disposizione proprio dai servizi sociali. La relazione tra Gaia e Nicholas non piaceva alla famiglia ed in precedenza avevano fatto una serie di segnalazioni ma non hanno mai ottenuto nessun aiuto. L’ultima segnalazione risale allo scorso 17 maggio ma nessuno, secondo la famiglia, si sarebbe mai presentato a casa di Gaia per verificare le condizioni in cui viveva il piccolo.

 

Ad aprile il piccolo Leonardo era stato portato già in pronto soccorso perché aveva subito un “morso da un cane“, questa era la versione della coppia ma non era stata pienamente confermata dal referto che però non ha riscontrato ulteriori segni di violenza, per questo motivo a quel tempo non era scattata nessuna denuncia o segnalazione alle forze dell’ordine.

La mamma e il compagno, fin da subito sono stati sospettati, perché il corpicino di Leonardo era “martoriato con lesioni multiple“.

Le prime indagini della Procura di Novara, avevano dimostrato che il ragazzo aveva assunto cocaina e su di lui pendeva una richiesta di sorveglianza per le vicende precedenti.

Gaia, incinta di 5 mesi, si trova in una comunità dove sconterà la reclusione mentre Nicholas è stato portato in carcere ed ha precedenti per furto, violenza e maltrattamenti in famiglia, truffa, percosse e abuso di sostanze stupefacenti, infatti nel sangue dell’uomo era stata riscontrata la presenza di cocaina.