Festa nazionale del gatto: non ha 7 vite e non vede al buio. I falsi miti da sfatare (1 / 2)

Festa nazionale del gatto: non ha 7 vite e non vede al buio. I falsi miti da sfatare

Secondo un recente censimento, sembrerebbe che nel nostro Paese ci siano quasi 7,5 milioni di gatti che tengono compagnia le famiglie italiane. Oggi, 17 febbraio, è la Giornata nazionale dedicata proprio a loro.
Questa ricorrenza, che ha avuto inizio proprio in Italia, si celebra dal 1990, anno in cui la rivista Tutto Gatto realizzò un sondaggio per individuare la data migliore in cui far ricadere il giorno da dedicare ai nostri amici felini.

La data vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che scelse questo giorno per diversi motivi, tra cui il fatto che il numero 17, nella nostra tradizione, è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura. Stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto.  Tale superstizione è dovuta al fatto che l’anagramma del numero 17 scritto secondo la numerazione romana (XVII) diventa “VIXI”, che si può tradurre con “sono vissuto” e di conseguenza “sono morto”.

Febbraio è stato invece scelto perchè è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia il segno degli spiriti liberi, degli anticonformisti e dei misteriosi. Tutte caratteristiche che calzano a pennello per i nostri amici pulciosi.

Proprio a causa di questo loro carattere, nel corso dei secoli sui gatti si sono generati diversi falsi miti.
In questo giorno particolare, abbiamo deciso di sfatarne alcuni: