Ecco Koh Tao, “L’Isola della Morte” che uccide i turisti occidentali (1 / 2)

Ecco Koh Tao, “L’Isola della Morte” che uccide i turisti occidentali

Siamo nel pieno di luglio: è oramai da un pezzo tempo di vacanze e di relax, di sole e di spiagge; e per chi può permetterselo (per disponibilità economica o fortunate vicinanze geografiche), di paesaggi caraibici. D’altronde quale modo migliore per lavarsi via tutta la pesantezza della vita di città, di una bella vacanza su una sperduta isola incantata dove l’oceano è azzurro ed il paesaggio è un tripudio di vegetazione lussureggiante? Vi sono molte mete che si adattano bene a questa descrizione, sia che si voglia fare festa giorno e notte, sia che si sia alla ricerca di un luogo dove poter stare tranquilli a contatto con la natura incontaminata.

Ma c’è un’isola in particolare che ha saputo guadagnarsi una fama davvero sinistra, sebbene ad una prima occhiata abbia tutte le caratteristiche del paradiso terrestre. Questo luogo si chiama Koh Tao, si trova nel Golfo di Thailandia ed è una meta ambitissima dai turisti che desiderano solo un po’ di relax, sperduti (ma non troppo) in un mare di pace. Come potete vedere da queste fotografie, Koh Tao promette paesaggi mozzafiato e sembra davvero il luogo ideale per una vacanza da sogno. Ma ha anche un lato oscuro.

Dal 2014 ad oggi infatti ben 7 turisti occidentali sono stati ritrovati morti in questo spicchio di paradiso, al punto che Koh Tao si è guadagnata il ben poco ambito epiteto di “Isola della Morte”. Il problema è che ognuno di questi decessi è stato avvolto da un alone di mistero ancora oggi rimasto inspiegabile. Almeno secondo le versioni ufficiali. L’ultima vittima è stata Elise Dallemagne, 31enne belga morta lo scorso 31 aprile sull’isola: la versione ufficiale è che la donna si fosse impiccata ad un albero da sola.