Chi di noi non ha pessime abitudini del quale intende liberarsi? Questa premessa è doverosa per introdurre un altro concetto che vi si concatena perfettamente, anzi possiamo dire che gli sia necessariamente consequenziale, ovverosia: riuscire a perdere una cattiva abitudine è una delle cose più difficili che esistano al mondo. Almeno fino a quando non accade un evento particolarmente traumatico capace di farci rinsavire, ma allora potrebbe essere già troppo tardi. Ecco dunque qualche consiglio per intervenire tempestivamente e provare ad autocondizionarsi in maniera tale da poter scoprire quanto possa essere appagante vivere senza i nostri peggiori vizi.
Prima tecnica per auto-aiutarsi a perdere le cattive abitudini: la strategia della multa. Qualcuno di voi forse ne avrà già sentito parlare o l’avrà addirittura applicata, poiché in fondo si tratta di una di quelle più efficaci, a patto che venga mantenuta correttamente. La strategia della multa consiste nell’auto-multarvi ogni qualvolta vi scopriate (o veniate scoperti) ad incorrere in quel comportamento che volete eliminare. Avete il vizio di utilizzare bestemmie come intercalari? Volete che i vostri figli evitino di dire parolacce in casa? Scegliete la tassa da pagare per ogni volta che lo faranno (o lo farete).
Il secondo consiglio è relativo alla costruzione di uno schema di pensiero di tipo azione-reazione. Molte delle nostre abitudini non derivano tanto dalla nostra volontà di mantenerle quanto da stimoli di risposta non direttamente mediati dalla nostra parte cosciente. In altre parole, le abitudini rientrano in un circuito psicologico di soddisfazione che il nostro cervello ha imparato ad attuare in automatico per la ricerca del piacere (circuito dopaminergico). A volte per de-condizionarsi è sufficiente pensare attentamente alle conseguenze quando ci stiamo accorgendo che il nostro comportamento può portarci dei problemi.