Carabiniere ucciso a Roma, l’assassino legato a una sedia e bendato. L’Arma: “Episodio inaccettabile” (1 / 2)

Carabiniere ucciso a Roma, l’assassino legato a una sedia e bendato. L’Arma: “Episodio inaccettabile”

Bendato e con i polsi legati. La foto choc ritrae Christian Gabriel Natale Hjort lo studente americano accusato di complicità nell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Un’immagine – scattata poco dopo il suo arresto – che ricorda troppo quelle dei prigionieri di guerra o gli internati di Guantanamo. Non adatta certamente ad uno stato di diritto come il nostro. Un’immagine che ha messo in imbarazzo la stessa Arma dei Carabinieri.

La reazione del comandante generale Giovanni Nistri dell’Arma è stata immediata: “Questo è un episodio inaccettabile e deve essere trattato come tale!“. Per questo motivo, il comandante Nistri ha disposto un’immediata inchiesta interna per -individuare i responsabili e denunciarli alla magistratura. Il militare ha anche riferito che il responsabile o i responsabili saranno sottoposti a procedimento disciplinare. 

Ora rischiano un’accusa di violenza privata e maltrattamenti, ma anche la sospensione dal servizio. 
Il generale Nistri ha definito tale comportamento “censurabile“: “Non era mai accaduto prima e non dovrà riaccadere“.
La morte del vicebrigadiere Cerciello Rega ha generato tanti sentimenti d’odio. Sentimenti che però “non possono in alcun modo sfociare in una vicenda del genere. Conosciamo perfettamente lo stato d’animo dei carabinieri, perché è anche il nostro.  Ma adesso dobbiamo individuare tutti i responsabili