Adriana Volpe annuncio shock: “Ho rischiato di morire bruciata per colpa di..” (2 / 3)

“Ho iniziato a sentire un fortissimo odore di plastica bruciata, allora ho deciso di precipitarmi in bagno per capire cosa fosse successo. Ricordo che dopo la doccia avevo appoggiato lo scaldino su un mobiletto di legno che ho in bagno”. Un cortocircuito, con ogni probabilità, aveva fatto esplodere lo scaldino. Le fiamme che si erano sprigionate dall’esplosione avevano colpito i mobili della stanza da bagno, facendo divampare una specie di mini incendio nella ‘toilette’ di casa Volpe.

“Non riuscivo a credere ai miei occhi – spiega Adriana – era esploso lo scaldino e le fiamme erano alte più di un metro! Se le fiamme avessero lambito anche i tappetini e le tende, sarebbe stato un grandissimo problema. L’intero bagno poteva andare letteralmente a fuoco”. Insomma, una situazione dalla difficilissima gestione per cui la Volpe (come tutti noi, d’altronde) non era affatto preparata, in una normale mattina di un giorno lavorativo. Cosa fare, dunque? La soluzione della Volpe (nomen omen!) è stata furbissima.

Oltre che furba e intelligente, Adriana è stata anche veloce ed è riuscita a mantenere la lucidità mentale. Infatti, tenendo in mente che si trattava di un cortocircuito, ha subito escluso l’utilizzo (almeno immediato) dell’acqua. Versando dei liquidi su un oggetto elettrico in funzione, nella peggiore delle ipotesi, si può morire fulminati. Ma Adriana ha fatto funzionare il cervello, pensando che prima di domare il fuoco con l’acqua bisognasse evitare qualsiasi rischio di contatto tra acqua ed elettricità.