ZTE presenta il top gamma Axon 40 Ultra con selfiecamera nascosta e l’Axon 40 Pro

Torna a stupire ZTE che, oltre ad aver presentato l'eccellente Axon 40 Pro, ha sfoggiato anche il suggestivo top gamma Axon 40 Ultra, con processore top e selfiecamera invisibile.

ZTE presenta il top gamma Axon 40 Ultra con selfiecamera nascosta e l’Axon 40 Pro

Come da programma, il brand cinese ZTE ha annunciato (con vendita nel mercato interno tramite ZTE Mall.com) i nuovi top gamma della serie Axon 40, sostanziatisi in un modello Pro e in un uno Ultra con quest’ultimo che, al pari dei precedenti Axon 20 5G e Axon 30 5G, riprende l’usanza della fotocamera sotto il display (UD, under display).

Partendo dal modello più suggestivo, ancorché ambedue i device seguano il filo stilistico dei predecessori, incrementando il fattore eleganza, lo ZTE Axon 40 Ultra (163,2 x 73,5 x 8,4 mm per 204 grammi, nei colori argento e nero) ha un display formato da un pannello curvo (ai bordi, di 71°) AMOLED risoluto a 1.116 x 2.480 pixel, dimensionato a 6.8 pollici, con 120 Hz di refresh rate, profondità colore a 10-bit, 100% di copertura sullo spazio colore DCI-P3, dimming di tipo PWM realizzato alla frequenza di 1.440 Hz, e luminosità massima da 1.500 nits. Nella zona del sensore anteriore, vi sono 400 PPI di densità di pixel per pollice, un’area che risulta più uniforme grazie a una diversa disposizione in loco dei sub-pixel, e un migliorato chip dedicato UDC Pro: nella fattispecie, si tratta di una selfiecamera da 16 megapixel (26 mm, con pixel da 1,12 micrometri portati a 2,24 via pixel binning).

Il bumper a rilievo sul retro alloggia una tripla fotocamera da 64 megapixel, partendo da un customizzato sensore IMX787 messo a disposizione da Sony per il sensore principale e ultrawide. Dei due, il primo sensore ha un’apertura da f/1.6, un’equivalenza a 35 mm come lunghezza focale, un obiettivo a 7 elementi, la stabilizzazione ottica e la messa a fuoco automatica omnidirezionale, mentre il secondo, da 2/3.5, con equivalenza a 16 mm, ha la feature macro a 4 cm. Del terzo sensore, telescopico, con f/3.5, sono note la lunghezza focale equivalente a 91 mm, la stabilizzazione ottica, e lo zoom 2.6x: in appoggio a questo terzetto sono collocati un sensore per lo sfarfallio e uno ToF che fornisce il suo apporto nella messa a fuoco. Altri benefits di questa tripla fotocamera sono la facoltà di usare i tre sensori in simultanea, sì da passare senza soluzione di continuità da una lunghezza focale all’altra, e il fatto che tutti i sensori girino clip in 8K@30 fps

Ancora sul piano del coinvolgimento multi-sensoriale, vanno annotati il motorino vibrazionale lungo l’asse X, i due speaker stereo predisposti per il DTS:X Ultra, il miglioramento dell’audio wireless via piattaforma Snapdragon Sound, l’uscita audio via microUSB 3.1 Type-C, e tre microfoni per lo zoom audio. 

Nella sezione elaborativa, ove campeggia una dissipazione a liquido via camera di vapore estesa a 36.356 mm², sfoggia i suoi “giri” il motore del processore octacore Snapdragon 8 Gen 1 coadiuvato da una RAM LPDDR5, da 8, 12 e 16 GB (solo in abbinamento con 1 TB di storage), e da uno spazio d’archiviazione UFS 3.1 da 256 e 512 GB. Dando un’occhiata alle combo mnemoniche, dal 13 Maggio sarà possibile acquistare la versione da 8+256 GB (4.998 yuan o 705 euro), quella da 12+256 GB (5.298 yuan o 747 euro ), da 12+512 GB (5.798 yuan o 818 euro) e da 16 GB + 1 TB (7.298 yuan o 1.024 euro).

La batteria, da 5.000 mAh, usa la succitata microUSB Type-C per garantirsi la ricarica rapida a 80 W. Completano il quadro tecnico del device il 5G, il Wi-Fi 6E, il GPS (Beidou, Galileo) a doppia frequenza, il Bluetooth 5.2, e l’NFC.

Nello ZTE Axon 40 Pro (162,9 x 72,9 x 8,5 mm di spessore per 199 grammi nei colori Magic Night Black, Star Orange, Crystal Fog Blue) è di stanza un display leggermente curvo ai lati, da 6.67 pollici: si tratta di un AMOLED risoluto in FHD+ a 1.080 x 2.400 pixel, sempre con profondità colore a 10-bit, ma con refresh rate elevato sino a 144 Hz, 360 Hz di touch sampling, con ancora il 100% sul color gamut DCI-P3, ma con 1.000 nits di picco (secondo 4.096 livelli di luminosità) e 3000000:1 di contrasto. Come nell’Ultra, lo scanner d’impronte è sottostante, anche se qui la selfiecamera (16 megapixel) è ospitata in un foro al centro in alto.

Una variazione vi è anche per la multicamera sul retro, quadrupla, con un design a due oblò di egual diametro e video da 4K@60 fps. A comandarla è un sensore principale da 100 megapixel (f/1.89, dimensionato a 1/1.52”), seguito da un ultragrandangolo (120°) da 8, da una macro lens da 2 mpx operante a 4 cm, e da un sensore per la profondità ancora da 2 megapixel. All’interno vi è sempre l’animazione software di Android 12 sotto l’interfaccia MyOS 12, ma il processore, tenuto a bada da un sistema di raffreddamento con grafene, è un middle-up, in veste di Snapdragon 870, supportato nel multi-tasking da una RAM (LPDDR5 ) pari a 8-12 GB, con gli allestimenti di storage (UFS 3.1) che invece prevedono 256 o 512 GB di archiviazione. Nello specifico, le combo di RAM e storage saranno (in questo caso dal 25 Maggio) pari a 8+128 GB (2.998 yuan o 423 euro), 12+256 GB 3.298 yuan o 465 euro), e 12+512 GB (3.798 yuan o 535 euro).

Tra le altre specifiche dell’Axon 40 Pro, è impossibile non menzionare le connettività, tra cui il 5G, il Wi-fi ax/6, il GPS, il Bluetooth 5.2, l’NFC, la batteria da 5.000 mAh a carica rapida (qui però calata a 66W), e gli speaker stereo predisposti per supportare la decodifica delle tracce DTS:X Ultra.

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