Sin dalla comparsa dell’anti-estetica tacca trapezoidale, è cominciata tra gli smartphone la gara a minimizzarne l’impatto, con lo scopo di ottenere un frontale davvero full-display, senza nemmeno quelli che, tra notch, sistemi pop-up, fotocamere rotanti, si sono rivelati essere dei furbi escamotage per aggirare il problema, rappresentato dal dover pur sempre collocare da qualche parte la selfiecamera. ZTE, come promesso dal suo CEO, Ni Fei, battendo Xiaomi, che sarà pronta solo nel 2021, e OnePlus (che aveva occultato la postcamera nel Concept One), ha sbaragliato la concorrenza annunciando il primo smartphone, denominato ZTE Axon 20 5G, con la selfiecamera sotto il display.
ZTE Axon 20 5G (172.1 x 77.9 x 7.9 mm, per 198 grammi, nelle nuance nero, arancione, blu, e viola) si fregia di quest’importante primato attraverso un pannello OLED, di probabile fattura Visionox, formato da 7 strati spessi pochi micron, trasparenti, ad elevata trasmissibilità della luce, ma con trattamento anti-riflesso, e demandando la gestione dei pixel ad un chip a doppio controllo, in modo che sulla zona occupata dalla microscopica (0.2% dello spazio) fotocamera anteriore non mostrino alcuna evidente distorsione del colore. In più, entra in gioco uno speciale algoritmo che ottimizza la qualità delle immagini ottenute, quanto a illuminazione e contrasto.
Al netto dell’importante innovazione tecnica palesata (o nascosta, nel caso specifico), ZTE Axon 20 5G è mosso dal processore octacore Snapdragon 765G che, abbinato alla GPU Adreno 620, migliora del 40% l’apertura delle app grazie alla tecnologia Z-Booster 2.0: le configurazioni di RAM e storage sono tre, rispettivamente da 6+128 (2.198 yuan, o 270 euro), 8+128 (2.498 yuan, o 305 euro) e 8+256 GB (2.798 yuan. o 350 euro).
Sul piano multimediale, scende in campo un saturo (100% sulla scala colore DCI-P3) display da 6.92 pollici, OLED con profondità di colore a 10 bit, risoluto in FullHD+ (2460×1080 pixel) secondo un aspetto panoramico a 20:5:9, dotato di un ottimo refresh rate (90 Hz) e di un’elevata (240 Hz) frequenza di campionamento del tocco, con scanner d’impronte sottostante nella parte inferiore. La selfiecamera tocca quota 32 megapixel (f/2.0), mentre la quadrupla fotocamera posteriore, in formato di semaforo, incolonna a sinistra un sensore da 64 (f/1.8, HDR, scatti notturni, video 4K@60 fps, modalità cinema con riprese in formato 20,5:9 a schermo intero), da 8 (ultragrandangolo a 119°, f/2.2), 2 (macro, f/2.4), 2 (profondità, f/2.4, live Bokeh) megapixel. A dissipare il calore, non esiguo, generato dal prolungato uso videoludico, o dalla riproduzione di un qualche film, interviene, mosso da 9 sensori di temperatura, un sistema di dissipazione del calore, formato da grafite multi-strato, dal raffreddamento a liquido, e da nano-fibre di carbonio.
Nello ZTE Axon 20 5G, le connettività, dotate della Super Antenna 2.0 (12 antenne che, nel telaio centrale, sono disposte a 360°), comprendono la doppia SIM con 4G VoLTE e 5G (standalone e non), il Wi-Fi ac a doppia banda, il Bluetooth 5.0, il GPS (Beidou, Glonass, Galileo), l’NFC e la microUSB Type-C: quest’ultima carica a 30W (Quick Charge 4+) la batteria da 4.220 mAh (con risparmio energetico del 35% sotto 5G). Il sistema operativo, Android 10, infine, è implementato dall’interfaccia proprietaria MiFavor 10.5 UI.