Ulefone Armor 3W e 3WT: sempre rugged e iper autonomi, ma con più potenza

Ulefone, specialista in battery phone, declina nuovamente il principio di smartphone iper autonomo con quello di device corazzato, sfornando i nuovi medio-gamma Ulefone 3W e 3WT (con sistema per il walkie-talking), animati da Android Pie 9.0.

Ulefone Armor 3W e 3WT: sempre rugged e iper autonomi, ma con più potenza

A quasi un anno di distanza dal varo dei predecessori, Ulefone Armor 3 e 3T, l’omonimo brand cinese, nel cui listino abbondano abitualmente i battery phone (es. P6000 Plus), ha pre-annunciato l’imminente arrivo (con prezzi ancora ignoti) dei conseguenti e successori Ulefone Armor 3W e 3WT.

I nuovi rugged phone asiatici mantengono la forma esagonale longilinea, atta a contenere i danni delle cadute, comunque ben fronteggiate grazie alla certificazione MIL-STD-810G, ma svecchiano le linee e rinfrescano i colori: impermeabili, come testimoniato dalle certificazioni IP68/69K, gli Ulefone Armor 3W e 3WT (quest’ultimo con sistema walkie-talkie per comunicare off-line con dispositivi compatibili nelle zone in cui non c’è segnale) mostrano gran parte delle novità sotto il cofano, a livello computazionale.

Qui, sotto un vetro Gorilla Glass 5 messo a protezione del display, un LCD da 5.7 pollici FullHD+ con 18:9 di aspetto panoramico, e speaker stereo frontali amplificati intelligentemente, alcune i punti fermi, soggetti a conferma, non sono mancati. 

La selfiecamera, da 8 megapixel, supporta l’autenticazione via riconoscimento facciale, abbinata allo scanner per le impronte, laddove – sul retro – campeggia una monocamera Sony da 21 megapixel, con Flash dual LED.

La batteria, da 10.300 mAh, gode della ricarica inversa (a beneficio di altri device) e rapida (9V/2A) via Type-C (con OTG) grazie alla seconda generazione dello standard MediaTek PumpExpress, mentre – in termini connettiviti – è da registrare la presenza del GPS (GPS / Glonass / BeiDou), del Dual SIM con 4G VoLTE abilitato su ambedue le schedine (con frequenze globali), e di un modulo NFC per Google Pay.

Android Pie 9.0, tuttavia, risulta molto più velocizzato grazie all’arrivo del processore octacore Helio P70 messo in coppia con una GPU Arm Mali-G72 MP3 e con un co-processore per l’AI migliorato del 30/60% rispetto al passato. Il tutto, naturalmente, abbinato a più RAM, con un banco da 6 in luogo dei precedenti 4 GB, ed uno storage da 64 GB.

Continua a leggere su Fidelity News