Al Magazine, lo spazio conferenze sito nel cuore di Londra, nel prestigioso quartiere di Greenwich, OnePlus ha appena concluso il suo evento europeo per la conferma dell’OnePlus 7T ma, soprattutto, per la presentazione di due nuovi top gamma, rappresentati dall’upgrade OnePlus 7T Pro e dalla relativa variante extralusso 7T McLaren Edition.
Esteticamente, il nuovo OnePlus 7T Pro si presenta con dimensioni simili (75.9 x 162.6 x 8.8 mm, per 206 grammi) nella colorazione Haze Blue, vagamente più leggera della Glacier Blue vista sul modello standard: rispetto a quest’ultimo, il vetro Corning Gorilla Glass è un 3D leggermente curvo ai bordi, senza alcun notch in alto, vista la scelta di affidare la medesima selfiecamera (Sony IMX471), da 16 megapixel (f/2.0, con foto in HDR e video FullHD@30fps stabilizzati elettronicamente e soggetti a un fuoco fisso), ad un collaudato (come resistenza) meccanismo a pop-up.
Il display, un AMOLED QHD+ (con 516 PPI) da 6.67 pollici, nasconde uno scanner per le impronte e supporta in ottica multimediale l‘HDR10+, con ottimi riscontri anche in termini di fedeltà (Delta E) e gamma cromatica (DCI P3). Essendo anche in questo caso un Fluid display, è confermato il refresh rate a 90 Hz, che fa del device un ottimo partner da gaming, come confermato anche dalla collaborazione con PUBG.
Sul retro è presente un’altra variazione in confronto al 7T: la multicamera assume un allineamento verticale ma, rispetto all’OnePlus 7, il sensore per l’autofocus via laser è ubicato lateralmente a sinistra, rendendo impossibile sfruttarne le medesime cover.
All’interno del semaforo in questione sono comunque presenti il sensore standard da 48 (Sony IMX586, f/1.6, stabilizzazione ibrida ed ottica, video financo a 4K@60 fps e rallenty a 720p@960fps), quello telescopico (con zoom loseless) da 8 megapixel (f/2.4), e quello ultragrandangolare (117°) da 16 megapixel (f/2.2, con macro ingrandimenti da 2.5 cm): lo zoom, però, passa da 2 a 3x e si ravvisa qualche leggero miglioramento nella modalità notturna e nella realizzazione dei ritratti. Ovviamente, l’audio, complice l’uso della capsula auricolare allo scopo, è stereofonico.
Confermati il processore overcloccato Snapdragon 855 Plus e la relativa GPU Adreno 640, le memorie prevedono la sola combinazione di 8 GB di RAM (LPDDR4x) e 256 GB (UFS 3.0) di storage, saltando la pezzatura iniziale di 128 GB: piccolo upgrade anche nella batteria, che raggiunge i 4.085 mAh, sempre ripristinabili rapidamente (70% in mezzora) grazie al Warp Charge 30T da 30 Watt (usando il caricatore proprietario, connesso via Type-C 3.1 di 1° gen).
Assente il jack da 3.5 mm, all’interno della scocca immune ai liquidi (ma non certificata IP), sempre in tema di hardware, figurano la doppia SIM con LTE (da 1.2 Gbps in download e 150 Mbps in upload), la doppia antenna MIMO per il Wi-Fi ac dual band, il Bluetooth 5.0 (capace di supportare AAC, aptX/aptX HD, e LDAC), un modulo NFC per i pagamenti senza contatto (NFC), e un localizzatore GPS a doppia banda (e con supporto alle reti satellitari Galileo, Glonass, BeiDou).
Lato software, è presente la personalizzazione OxygenOS 10 (in arrivo anche sugli OnePlus 5), inclusiva della funzione anti disturbo Zen Mode (accetta chiamate solo da alcuni contatti e permette di effettuare le chiamare d’emergenza), dell’inedito strumento Instant Traslation (per le conversazioni in lingua), di una modalità lettura ora a colori (con setting automatici su contrasto, gamma cromatica, e saturazione, per affaticare di meno la vista), della Fnatic Mode (stop alle notifiche, miglior allocazione delle risorse quando si gioca), oltre che di 370 ottimizzazioni: il tutto con 3 anni di aggiornamenti securtivi (e due di feature update) a beneficio del sottostante Android 10.
Prezzato, dal 17 Ottobre a 759 euro, l’OnePlus 7T Pro non è stato l’unico top gamma presentato in quel di Londra, con OnePlus che ha messo in campo anche l’OnePlus 7T Pro McLaren. Quest’ultimo, in commercio dal 5 Novembre a 859 euro, in quanto realizzato in partnership con la famosa casa automobilistica di Woking, presenta delle personalizzazioni ad hoc nell’interfaccia, nel design (con il contrasto tra il nero e l’arancio papaya), negli accessori (grazie ad una cover in alcantara, usata nel rivestimento delle auto di lusso) e, persino nelle specifiche interne, stante la presenza di 12 GB di RAM ad affiancare i 256 di storage.