Come noto, per Huawei si prospettano tempi duri, con l’azienda cinese che ha messo in stand-by i progetti ambiziosi, come quello della sua auto, per concentrarsi su progetti di immediato ritorno, senza dimenticare la sopravvivenza della sua divisione mobile che, dopo aver emancipato Honor, ha messo in campo anche delle soluzioni alternative, come quelle menzionate in seguito.
Da TD Tech, una joint venture tra Huawei e Nokia, è arrivato il TD Tech P50 destinato all’ambito corporate (con gli amministratori aziendali che potranno personalizzare il set di app installabili, la schell, e le autorizzazioi). Il nuovo smartphone (156.5 x 73.8 x 7.92 mm per 181 grammi) è una sorta di clone dello Huawei P50, con qualche differenza di peso: nello specifico, si tratta di un device con un display OLED da 6.5 pollici, risoluto a 2700 x 1224 pixel (458 PPI) secondo un aspect ratio a 20:9, con un refresh rate di 90 Hz, un touch sampling di 300 Hz, il supporto all’HDR10 e la copertura dello spazio colore DCI-P3, con lo scanner biometrico sottostante per le impronte digitali e un punch hole centrale alto per la selfiecamera, da 13 megapixel (f/2.4, FF, riconoscimento facciale, video sino al 4K, slow motion a 1080p@240fps).
Capace di raggiungere il 4K di registrazione e i 1080p@240fps via interpolazione AI, la tripla fotocamera posteriore, con anche l’HDR, prevede come design due grossi anelli in un ellisse verticale: uno dei due ring comprende due sensori, mentre l’altro il flash LED e l’ultimo sensore. Nello specifico, vi è un sensore principale da 50 (f/1.8, 23mm eq, messa a fuoco fasica), un ultragrandangolo da 13 (f/2.2) e un periscopico (zoom ottico 5x, zoom digitale 50x) da 12 megapixel (f/3.4) stabilizzato otticamente. Lato audio, vi sono due speaker stereofonici.
A guidare il TD Tech P50, assieme alla GPU Adreno 660, è un processore octacore (2.84 GHz) Snapdragon 888 non castrato, e quindi provvisto di un modem per il 5G, con le altre connettività rappresentate dal Bluetooth 5.2 (codec AAC, LDAC), dal GPS (A-GPS, Beidou, Glonass, NavIC, Qzss, Galileo), dalla Type-C 3.1, dal Wi-Fi 6 dual band 2×2 MIMO. L’assetto delle memorie prevede 8 GB per la RAM e 128 o 256 GB per lo storage (espandibile via schede proprietarie NM di max 256 GB): la batteria, da 4.100 mAh, gode della ricarica rapida a ben 66W.
Da China Mobile arriva un altro smartphone in realtà di Huawei, lo NZONE 50 Pro (8.4 mm di spessore per 195 grammi, nei colori blu stella, bianco neve, nero notte magica, verde smeraldo).
Considerato una via di mezzo, quanto a estetica e non solo, tra lo Huawei Enjoy 50 Pro e l’Honor X30, questo telefono, tra cornici spesse 1.05 mm, pone un display LCD da 6,7 pollici risoluto a 2388 × 1080 pixel, con 90 Hz di refresh rate, 270 Hz di touch sampling, e 500 nits di picco come luminosità. Il foro centrale alto ha una selfiecamera da 16 megapixel mentre, dietro, in un doppio anello concentrico con quello centrale lucido, la tripla fotocamera dispone di un sensore principale da 50 e di due sensori da 2 megapixel, di cui uno per le macro e uno per la profondità. Di lato, vi è lo scanner per le impronte digitali.
Sotto il cofano dello NZONE 50 Pro, opera il processore octacore (2.2 GHz) a 7 nanometri MediaTek Dimensity 700 (che va a sostituire lo Snapdragon 680 solo 4G del modello Huawei originale) con GPU Mali-G57 MC2 da 950 MHz, negli allestimenti da 8+128 GB (1799 yuan, circa 260 euro) e 8+256 GB (1999 yuan, circa 289 euro). Sul piano energetico, grazie alla ricarica rapida da 40W via Type-C 2.0, in mezzora, la batteria da 5.000 mAh recupera il 50% di energia mentre, in tema di connettività, vi è il mini-jack da 3.5 mm, il dual SIM con 4 e 5G, l’NFC, il Bluetooth 5.0, il GPS e il Wi-Fi.