Huawei P50 e P50 Pro ufficiali: ecco i nuovi cameraphone top con Harmony OS 2.0

Dopo un'attesa durate molti, troppi, mesi, dovuta anche alla difficoltà d'approvvigionarsi di componenti, hanno fatto il loro espordio i primi esemplari della P50 series di Huawei, con un modello standard e uno Pro, ovviamente pronti a stupire fotograficamente

Huawei P50 e P50 Pro ufficiali: ecco i nuovi cameraphone top con Harmony OS 2.0

Se ne parlava almeno dallo scorso Aprile, col clou che si è avuto nelle scorse ore, quando il brand cinese Huawei, costretto a vendere i sotto marchi Honor e Maimang, ha svelato un’immagine in alta definizione della suggestiva coverback con cui i nuovi top gamma Huawei P50 e P50 Pro hanno appena fatto il loro esordio in Cina e sulla scena tecnologica tout-curt. 

Frontalmente, gli Huawei P50 (156,5 x 73,8 x 7,92 mm, per 181 grammi, nei colori oro, nero, bianco) e P50 Pro (158,8 × 72,8 × 8,5mm, per 195 grammi, anche in rosa e azzurro) hanno ambedue cornici curve anche se, nel primo caso, il pannello visuale ha i bordi piatti, mentre nel secondo caso sono visibili delle leggere curvature ai lati: forma a parte, in ambedue i modelli lo scanner per le impronte digitali è sottostante al display, affidato nello Huawei P50 a un AMOLED da 6.5 pollici, FullHD+ (458 PPI), con 90 Hz di refresh rate, 300 Hz di touch sampling e 1.440 Hz per il dimmeraggio a modulazione di larghezza di impulso (PWM). Nel secondo device, ancora FullHD+ (450 PPI), la diagonale sale a 6.6 pollici ed il refresh rate a 120 Hz.

Ancora sul lato frontale è da annoverare l’erogazione audio, affidata a speaker stereo (con Huawei Histen), uno dei quali messo sulla cornice alta, ed uno nel frame corto in basso, al lato della centratissima porticina microUSB 3.1 Type-C: la selfiecamera, da 13 megapixel (f/2.4) sia nello Huawei P50 che nel P50 Pro, è affidata in entrambi a un foro centrale, più piccolo che nei precedenti Huawei P40 / P40 Pro con HarmonyOS, ov’era presente non a caso una dual selfiecamera.

Il retro degli Huawei P50 e P50 Pro è davvero suggestivo, con due a oblò a sinistra (inseriti in una cornice dello stesso colore della coverback) che, a non pochi, hanno ricordato delle piastre a induzione: nello Huawei P50, in ogni caso, è presente una tripla postcamera, col cerchietto superiore che ingloba un ultragrandangolo da 13 megapixel (f/2.2) e un teleobiettivo (zoom ottico 5x, digitale 50x) da 12 megapixel (f/3.4), stabilizzato otticamente, mentre quello in basso propone (assieme al Flash LED) un sensore principale da 50 megapixel (f/1.8). Il fratello maggiore si guadagna sul campo i galloni di Pro con una quadcamera posteriore, quindi inclusiva di un sensore in più, un monocromatico (per una chiarezza incrementata del 103%) da 40 megapixel (con f/1.6 di apertura), migliorata nello zoom digitale (100x, ma non in quello ottico, 3.5x) e nella risoluzione (64 megapixel) del teleobiettivo (f/3.5), anche se rimangono uguali l’ultragrandangolo da 13 megapixel (f/2.2, inserito sempre nel cerchietto in alto, assieme ad altri tre sensori), e quello principale (contenuto nel cerchietto in basso) da 50 megapixel (f/1.8).

Ambedue i modelli, Huawei P50 e P50 Pro sono capaci di registrare video in 4K, migliorano la qualità delle immagini grazie all’image engine XD Fusion Pro (che combina immagini diverse, applica filtri Super Colour e ricorre all’HDR) e alle ottiche Huawei XD (inclusione di più dettagli e rimozioni degli errori, col segnale d’immagine migliorato del 25%), e non si fanno mancare una migliorata edizione della stabilizzazione via intelligenza artificiale AIS.

Lo chassis, impermeabile IP68, così strutturato, alloggia, causa restrizioni USA e difficoltà annesse, processori top privi però di 5G: nello Huawei P50 è ai timoni di comando l’octacore Snapdragon 888 con modem 4G mentre il P50 Pro è allestito sia col processore Kirin 9000 che, in alternativa, con lo Snapdragon 888 “castrato”. Combinando RAM e storage (espandibile via schedine NM card), lo Huawei P50 è previsto nell’allestimento da 8+128 GB, prezzato a 4.488 yuan, circa 584.79 euro, e in quello da 8+256 GB, venduto a 4.988 yuan, 549.94 euro circa. Il modello Huawei P50 Pro, invece, lista la variante da 8+128 GB a 5.988 yuan, pressappoco 780.24 euro, quella da 8+256 a 6.488 yuan, sui 845.39 euro, quella da 8+512 GB a 7.488 yuan, più o meno 975.69 euro, e quella da 12+512 GB a 7.988 – 8.488 yuan (per la versione in edizione speciale), cioè a 1.040.84 – 1.105.99 euro. 

Sia nello Huawei P50 che nello Huawei P50 Pro è presente la ricarica rapida cablata, a 66W, per la batteria, che nel primo device è da 4.100 mAh e, nel secondo, che per giunta gode anche della ricarica wireless rapida (50W), è da 4.360 mAh. Sul versante delle connettività, oltre al summenzionato 4G, sono previsti il GPS (A-GPS, Beidou, Glonass, Galileo, QZSS, NavIC), il Bluetooth 5.2 (SBC, AAC, LDAC), il Wi-Fi 6 dual band, e l’NFC mentre non desta sorprese il sistema operativo, proprietario, rappresentato dal nuovo HarmonyOS 2.0 con AppGallery, editor grafico PetalClip, ottime sinergie con le smart TV e i notebook Huawei (a cui questi device possono fare da storage esterno), ma ovviamente privo dei Google Mobile Services.

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