Nel corso di un atteso evento fissato in Cina, la start-up Redmi, nata come costola low cost di Xiaomi, ha ufficializzato una nuova coppia di smartphone di fascia medio-alta, i Redmi Note 8 e 8 Pro, degni successori del Redmi Note 7 e del Redmi 7 Pro che, in appena 7/8 mesi di vita, hanno venduto l’incredibile cifra di 20 milioni di pezzi.
Accomunati da vari elementi, i Redmi Note 8 ed 8 Pro sono protetti da un vetro Gorilla Glass 5 e dalla certificazione – contro acqua e polvere – IP52, ricaricano rapidamente a 18W, e propongono un tradizionale scanner circolare per le impronte, posto sul retro in fondo al semaforo per la multicamera (centrata nel Pro). Il sistema operativo è sempre Android Pie 9, sotto interfaccia MIUI 10.
Redmi Note 8 Pro: il gaming nel sangue
Il Note 8 Pro (161.3 x 76.4 x 8.79 mm, per 199.8 grammi, colorazioni Electro-Optic Ash, Fritillaria White, Hail Green) è più adatto al gioco, principiando dal display, un pannello LCD IPS da 6.53 pollici, con risoluzione FullHD+, riposante per gli occhi (stante la certificazione TÜV Rheinland) e spazioso alla vista (91.4% di screen-to-body, e 19.5:9 di aspetto panoramico). Dietro, all’interno, operano l’octacore MediaTek Helio G90T, pompato dalle ottimizzazioni HyperEngine, e la scheda grafica Mali G-76, beneficiata dalla feature Game Turbo 2.0, con i bollenti spiriti tenuti a bada da un sistema di raffreddamento a liquido: le combinazioni di RAM e storage prevedono tre combinazioni, da 6+64 (176 euro, o 1.399 yuan). 6+128 (201 euro, o 1.599 yuan), 8+128 GB (226 euro, o 1.799 yuan).
L’intelligenza artificiale corre in aiuto tanto della selfiecamera, da 20 megapixel (f/2.2), quanto – sul retro curvo 3D lungo tutto il perimetro – della quadrupla fotocamera, da (Samsung GW1) 64 (f/1.8, dual pixel, messa a fuoco fasica) + 8 (ultragrandangolo da 128°, f/2.2) + 2 (macro, f/2.4) + 2 (profondità, f/2.4) megapixel. La batteria, da 4.500 mAh, caricata via Type-C, assicura che anche il giocatore più incallito non rimanga a piedi mentre, in ambito connettività, apprezzata la presenza del modulo NFC, del Bluetooth 5.0, del GPS, e del jack da 3.5 mm, oltre che della connettività 4G, il Wi-Fi ac garantisce una confortante stabilità grazie all’aggancio di due reti in simultanea. A conferma della vocazione da gaming del device, la sua edizione customizzata “World of Warcraft” e la facoltà d’affiancarlo a un gamepad ad hoc (venduto a parte a 23 euro, o 179 yuan).
Redmi Note 8: più “tradicional”
Più conservativo, il Note 8 di Redmi (156.7 x 74.3 x 8.35mm per 190 grammi, nelle nuance Meteorite Black, White, Fantasy Blue) ha un display LCD IPS da 6.3 pollici, comunque in grado di portare la risoluzione FullHD+ sul 90% del frontale, sormontato anche qui (nel notch a goccia) da una selfiecamera con intelligenza artificiale (13 megapixel, f/2.2). La coverback del Note 8 conferma, nella quadcamera, tre dei quattro sensori, quelli “minori”, con quello principale che, però, è da “soli” 48 megapixel (f/2.2, messa a fuoco PDAF).
In termini di autonomia e connettività, la batteria del Note 8 scende a 4.000 mAh, ed il Wi-Fi ac punta alla stabilità col dual band ma, in compenso, è presente un emettitore di infrarossi, e uno speaker ultra, ampio 0.4 mm, firmato linear1217: a coordinare il tutto, concorre la più rodata coppia Qualcomm formata dal processore octacore Snapdragon 665 e dalla GPU Adreno 610 mentre, in questo caso, le memorie prevedono 4+64 (126 euro, o 999 yuan), 6+64 (151 euro, o 1.199 yuan), e 6+128 (176 euro, o 1.399 yuan).