Dopo aver impressionato gli utenti col lancio dei nuovi flagship Redmi K50, standard e Pro, il sotto-brand di Xiaomi ha sfoderato un po’ a sorpresa un terzo device, il Redmi K40S che, come rielaborazione del già noto Redmi K40, migliora alcune specifiche (energia) ma ne dowgrada altre (fotografia), risultando un apripista nel settore del gaming, con qualche punto in comune anche con la nuova generazione K.
Il Redmi K40S (163.2 × 75.95 × 7.7 mm, per 195 grammi) è cadenzato in 4 colorazioni, nero, blu, grigio e verde, tutte disponibili per i 4 allestimenti di memoria previsti, rispettivamente da 6+128 GB (1.799 yuan, 255,39 euro), 8+128 GB (1.999 yuan, 283 euro), 8+256 GB (2.199 yuan, 312 euro) e 12+256 GB (2.399 yuan, 340 euro). Frontalmente, è posto un pannello Samsung AMOLED E4 da 6.67 pollici, risoluto in FullHD+, protetto dal vetro Gorilla Glass 5, con 1.300 nits di picco, supporto ad HDR10+ e Dolby Vision, 50.00.000:1 di contrasto, 120 Hz di refresh rate e 360 Hz di frequenza di campionamento del tocco, all’insegna di un’attenzione ai gamers stigmatizzata anche dall’integrazione di una vapor chamber, per lo smaltimento termico, da 3.112 m2.
La selfiecamera, nel foro alto al centro, è da 20 megapixel mentre, sul retro, un bumper in stile K50 annovera i sensori della triplice fotocamera, con un modulo principale da 48 megapixel stabilizzato otticamente (IMX582, f/1.79, da 1/2,0 pollici), un ultragrandangolo (119°) da 8 megapixel e, rispetto al K40 (5 mpx), un macro da 2 megapixel. Il coinvolgimento multisensoriale passa anche per il motorino vibrazionale lungo l’asse X, e per i due speaker stereo con Dolby Atmos.
I lati del Redmi K40S sono piatti, in stile iPhone, e ospitano sul frame di destra il fingerprint per le impronte digitali, portando avanti il punto di vista del costruttore che, in uno studio, ha evidenziato come gli utenti preferiscano sul lato il (più preciso e rapido) scanner per la biometria. Lo chassis protegge, tra le due scocche, un processore Mediatek già noto, l’octacore (3.2 GHz) Dimensity 8100, con GPU Adreno 650, realizzato a 7 nanometri e capace di operare con una RAM LPDDR5 e con uno storage UFS 3.1, oltre che di fornire il 5G.
La batteria, da 4.500 mAh, rispetto ai precedenti 33, ora si carica più rapidamente, via Type-C, a 67W: non mancano, poi, diverse connettività aggiornate visto che, oltre al GPS, agli infrarossi, ed all’NFC per i pagamenti, vi sono anche il Bluetooth 5.2 e il Wi-Fi ax/6. Per il sistema operativo, la scelta di Xiaomi è ricaduta su Android 12 sotto la nuova interfaccia MIUI 13.