Uno degli eventi hardware più attesi della giornata è giunto a compimento grazie a Redmi, con Xiaomi che, nel relativo contesto, oltre a un super notebook ed a una mastodontica smart TV, ha messo in campo anche una coppia di flagship, i Redmi 50 Pro e 50, degni colleghi del già noto K50 Gaming Edition del mese scorso.
Il Redmi K50 Pro (8.48 mm, per 201 grammi nei 4 colori piuma d’inchiostro, traccia d’argento, specchio magico e bagliore sereno) impiega un vetro protettivo Corning Gorilla Victus (2 volte meglio della 5a gen quanto a resistenza ai grffi, e di 1.5 volte meglio nel reggere le cadute) a protezione del display, un Samsung AMOLED E4 da 6.67 pollici risoluto a 3200 x 1440, pixel, quindi in 2K, con 526 PPI, una grande accuratezza cromatica (JNCD ≈ 0,36), una luminosità sino a 1.200 nits secondo 16.000 livelli regolabili automaticamente via sensore che rileva pure la temperatura del colore ambientale. Non mancano 120 Hz di refresh rate, l’anti-sfarfallio DC Dimming, 16 record che hanno valso il voto A+ da DisplayMate, l’AI HDR e il Dolby Vision. Nel foro in alto al centro c’è la selfiecamera Sony IMX596 da 20 megapixel: curiosamente, lo scanner per le impronte digitali è posto di lato, forse per agevolare il ridotto spessore, al quale contribuisce pure la scelta d’adottare, per la batteria da 5.000 mAh, una cella singola, mettendo comunque in campo una ricarica veloce (completa in 19 minuti) via caricatore da 120 W, in modo sicuro grazie al chip dedicato Surge P1 apprezzato nel precedente Xiaomi Mi 12 Pro.
Un curioso totem rettangolare dietro, con un oblò in alto, pone – sopra il Flash LED – i sensori della triplice fotocamera, da 108 megapixel (Samsung S5KHM2, stabilizzazione ottica), 8 (ultragrandangolo) e 2 (macro): lato audio sono presenti i doppi speaker stereo (1012 + 1216), col coinvolgimento multimediale che trova “spago” anche nell’adozione di un motore vibrazionale (AAC 0809) lungo l’asse X.
A far del Redmi K50 Pro il telefono più potente dello spin-off xiaomiano è il processore MediaTek Dimensity 9000, un octacore da 4 nanometri (energeticamente meno ingordo dello Snapdragon 8 Gen1) che, oltre a 4 core risparmiosi (A510) e 3 prestanti (A710), ne annovera uno top, il Cortex-X2, che contribuisce su Antutu a oltrepassare il milione di punti quanto a test, anche considerata la presenza di feature ottimizzanti quali la memoria atomica e il focus computing (rilevando in base allo scenario d’uso dell’utente quali processi sono preferenziali, killa gli altri in background onde ottenere la massima regolarità di funzionamento). Dotato di una GPU ARM Mali-G710, il segmento elaborativo propone una RAM LPDDR5 da 8 o 12 GB e uno storage UFS 3.1 da 12 o 512 GB nelle combinazioni da 8/128 GB (3499 yuan, 420 euro), 8/256 GB (3299 yuan, 470 euro), 12/256 GB (3599 yuan, 510 euro) e 12/512 GB (3.999 yuan, 570 euro). Ovviamente, anche il settore della dissipazione termica è stato attenzionato a dovere, come dimostrato dai 59 fps stabili su Genshin Impact che, giocato per un’ora, non ha mai portato le temperature oltre i 46 gradi: tali risultati sono stati ottenuti da Redmi realizzando delle camere di vapore, estese complessivamente 3950 mm2 (tal da coprire il 72% della motherboard), in sottilissimo acciaio inossidabile, senza dimenticare l’impiego di gel ad alta conducibilità termica, del liquido Cold VC chiamato a implementare una dissipazione tridimensionale, e di 7 strati tra lamine di rame e di grafite. Tra le connettività, oltre al 5G, spiccano l’NFC 3.0, gli infrarossi, il Bluetooth 5.3 e il Wi-Fi 6 da 160 MHz.
Nel Redmi K50 liscio c’è lo stesso display del modello Pro, compresa la medesima selfiecamera: sul retro, però, la multicamera è diversa visto che, oltre all’ultragrandangolo da 8 (Samsung S5K4H7) ed al macro da 2 megapixel (GC02M1), vi è un sensore principale, sempre con OIS, però da 48 megapixel (Sony IMX 582, con pixel portati a 1.6 micrometri via pixel binning, con obiettivo 6P, f/1.8). In questo caso, quale motore elaborativo, Redmi ha scelto l’octacore (2.85 GHz) MediaTek Dimensity 810, realizzato a 5 nanometri da TMSC con la Mali-G610 MC6 che, in alcune circostanze, arriva a 140/170 fps. Le combinazioni di RAM (LPDDR5) e storage (UFS 3.1) previste sul mercato sono 3, da 8/128 GB (340 euro), 8/256 GB (370 euro) e 12/256 GB (400 euro). La dissipazione termica conta su un raffreddamento tridimensionale a liquido da 3950 mm².
Oltre a quest’elemento, un ulteriore segmento differenziale si percepisce nel campo energetico, ove la batteria, qui da 5.500mAh, si carica completamente in 48 minuti grazie alla ricarica rapida downgradata a 67 W.