Ormai, i fanatici della tecnologia mobile non aspettano altro. Orologi sincronizzati sul 16 Novembre prossimo quando, nel corso di un evento a New York (Brooklyn), il produttore cinese OnePlus (nato da una costola della “consorella” Oppo) presenterà, a pochi mesi dal predecessore, il suo nuovo top di gamma, l’OnePlus 5T che, in sostanza, abbraccerà l’ultimo trend hi-tech degli smartphone, ovvero i display “infiniti” senza bordi (o quasi).
Teoricamente, dell’One Plus 5T non si dovrebbe saper nulla o quasi, rumors di routine a parte. La realtà dei fatti, però, è diversa perché l’azienda di Shenzen ha già inviato il press kit alla stampa, ed il relativo contenuto, sia come immagini che come specifiche, è già finito online: a questo, aggiungiamoci che il CEO Pete Lau (ex vicepresidente di Oppo) ha rilasciato una rivelazione al giorno…ed il quadro del device può dirsi bell’e completo: bando agli indugi, andiamo a conoscere da vicino il nuovo OnePlus 5T.
OnePlus 5T ha una scocca interamente in metallo, dall’aspetto abbastanza somigliante a quella del predecessore (uscito appena in primavera), tranne che nelle dimensioni e nel peso, leggermente maggiorati (156,1 x 75 x 7,3 mm, per 162 grammi). Questo, però, non vuol dire che, nell’aspetto estetico, non troveremo delle novità, anzi: il frontale sarà dominato (con un 80,5% di aspect ratio) da un imponente display da 6.01 pollici, visto che sulle cornici laterali è stato fatto un buon lavoro di ottimizzazione (per quanto non estremo come sugli ultimi Galaxy S e Note, sull’iPhone X, e sugli Xiaomi Mi Mix, 1 e 2). Le lunette verticali, invece, appaiono ben più ridotte – a confronto del passato – tanto che è stato necessario spostare il sensore biometrico (sblocco in 0.2 secondi) sul retro, sotto il doppio sensore fotografico.
A livello hardware, pure non mancano le novità. Incominciamo dal comparto multimediale. Sotto un vetro Gorilla Glass 5, troviamo il già citato display da 6.01 pollici che, col rapporto di forma 18:9, vanta una risoluzione FullHD+, un’ottima varietà cromatica (grazie al supporto agli spazi colore sRGB e DCI-P3), una notevole densità d’immagine (401 PPI), ed una superiore leggibilità all’aperto (grazie alla tecnologia “Sunlight Display”, che adatta il contrasto alle principali categorie d’uso del device), senza impattare più di tanto sull’autonomia del device (grazie al pannello AMOLED), affidata ad una batteria da 3300 mAh, dotata sì della ricarica rapida Dash Charge 5V/4A (20 watt di potenza) ma non di quella wireless (secondo Pete Lau, che ha espresso le sue perplessità su Sina Weibo, tale tecnologia alzerebbe troppo il prezzo, aumenterebbe lo spessore del device a causa della relativa bobina, vincolerebbe l’utente alla base induttiva, bloccandone il contemporaneo uso del device, e non sarebbe ancora efficiente – con i suoi 15 watt massimi di potenza – come quella cablata proprietaria che, in mezz’ora, assicurerebbe 1 giorno d’autonomia extra).
La selfiecamera dell’OnePlus 5T non è variata, ed è ancora una Sony IMX 371, con risoluzione da 16 megapixel, capace di scatti luminosi (focale a f/2.0, e pixel 1 micron) e di video a 1080p@30fps, mentre – sul retro – vi è una piccola miglioria alla doppia fotocamera da 16+20 megapixel, in virtù del sensore da 20, ora affidato (rispetto al precedente Sony IMX 350 con focale a f/2.6) a un Sony IMX 376K con pixel grandi appena 1 micron, e apertura del focale a f/1.7 (una delle più basse in assoluto). Anche in questo nuovo modello, lo stabilizzatore è solo elettronico, lo zoom ottico è un 2X (loseless, con funzione telefoto), e vi è un Flash Dual LED: i video sono girati fino al 4K a 30 fps lo slow motion arriva al 720p@120fps, e vi è persino il timelapse. Sul versante audio, potrà far piacere sapere che i tecnici OnePlus hanno deciso di conservare il jack da 3.5 mm: almeno una comodità, è salva.
Le connessioni (Dual nano SIM, Wi-Fi ac 2×2 MIMO con dual band, Bluetooth 5.0, 4G cat.12, il modulo NFC, il localizzatore GPS con GLONASS/Galileo), i tagli di memoria (RAM LPDDR4X con tagli da 6/8 GB, e storage UFS 2.1. 2-LANE da 64/128 GB non espandibile), ed il setting computazione (processore Snapdragon 835 con clock massimo a 2.45 GHz, e GPU Adreno 540) sono rimasti invariati, essendo già da top gamma. Lato software, questo OnePlus 5T è equipaggiato ancora con Android Nougat 7.1.1, in barba ad Oreo (destinato, però, ad arrivare presto), ma – grazie all’interfaccia e alle ottimizzazioni del pacchetto proprietario OxygenOS – sono giunte in dote diverse ottimizzazioni fotografiche che, com’ha dimostrato Carl Pei (cofondatore di OnePlus) in alcuni scatti diffusi via Twitter, risultano ben funzionali a cogliere parecchi dettagli anche negli scatti notturni, grazie alla Intelligent Pixel Technology della fotocamera secondaria, che unisce 4 pixel in 1, riducendo il rumore dello scatto.
Come accennato, l’OnePlus 5T sarà annunciato il prossimo 16 Novembre, e diverrà disponibile qualche giorno dopo, anche per l’Italia, il 21 Novembre, ad un probabile prezzo di 499 euro per il modello base (6+64 GB), e di 559 per quello top (8+128 GB), in perfetto accordo con alcuni documenti riservati venuti in possesso di TechRadar, e con le dichiarazioni generiche dello stesso Lau. Inoltre, secondo le foto emerse in Rete, non si esclude che, nel corso della sua vita tecnologica, l’One Plus 5T, sia anche contornato di diversi accessori in tema, quali magliette, cappellini, zaini, e borse.