Meizu Note 9 e Ulefone 3L: in arrivo i mid-range che alzano il livello della fascia media

Le tigri cinesi della telefonia mobile tendono a preferire una particolare tipologia di device: Ulefone, infatti, ha proposto un nuovo battery phone con funzioni da power bank, mentre la rivale Meizu ha sfoderato un moderno mid-range con aspirazioni premium.

Meizu Note 9 e Ulefone 3L: in arrivo i mid-range che alzano il livello della fascia media

Nel corso delle ultime giornate, il mercato telefonico della fascia media si è letteralmente risvegliato dal letargo, grazie a Meizu, che ha presentato un device top anche nel design, ed Ulefone che, smaltita la sbornia del MWC 2019, ha annunciato il suo ennesimo battery phone. 

Dopo le fugaci apparizioni nel database dell’ente cinese Tenaa e del benchmark di Geekbench, è stato finalmente ufficializzato lo smartphone (in commercio dal 11 Marzo) che si prospetta come il principale concorrente del Redmi Note 7: si tratta del cinese Meizu Note 9, con corpo (153.1 × 74.4 × 8.65 mm, per 169.7 grammi) in metallo unibody (niente microSD) e coverback in vetro nelle colorazioni bianco, nero, e sparkling blue.

Le cornici del frontale sono ben ottimizzate, pari a 3.1 mm sui lati, a 5.35 mm per il mento, ed a 3 mm in alto, grazie ad un piccolo notch a goccia, concepito per ospitare la selfiecamera, da 20 megapixel (f/2.0) con sblocco facciale (di 3° generazione): il display (89.23% di screen-to-body), invece, è un luminoso (450 nits) pannello da 6.2 pollici, con risoluzione FullHD+ (aspect ratio a 18.7:9), mentre sul retro, previsto lo scanner per le impronte digitali, non fa mancare la sua presenza una potente dual camera con Flash dual LED dual tone, in cui il sensore per la profondità (da 5 megapixel) ne accompagna uno principale, da 48 megapixel (pixel grandi 1.6 micron, f/1.7), in un insieme agevolato dall’intelligenza artificiale e capace di girare video a 1080p@30fps.

Al top le connettività (Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0 low energy, GPS con Glonass, 4G, Dual SIM puro, jack da 3.5 mm, microUSB Type-C), ed il sistema operativo (la personalizzazione Flyme 7.2 basata su Android Pie 9.0 ed arricchita dalle ottimizzazioni videoludiche Game Mode 3.0 ed Hyper Gaming), il Meizu Note 9 beneficia anche di una capiente batteria, da 4.000 con carica rapida (18W), e di un set logico formato dal processore octa-core (2.0 GHz) Snapdragon 675 abbinato ad una scheda grafica Adreno 612: le memorie, RAM e storage non espandibile, si combinano in 3 opzioni, rispettivamente da 4+64 (184 euro, o 1.398 yuan), 4+128 (210 euro circa, o 1.598 yuan), e 6+64 GB (sempre sui 210 euro, corrispondenti secondo il cambio a 1.598 yuan). 

Di livello inferiore, ma tutt’altro che sottovalutabile, è il sempre cinese Ulefone Power 3L: il design è classico, con le lunette verticali che permettono di sfruttare un display panoramico (18:9) da 6 pollici con risoluzione HD+, mentre le fotocamere non stupiscono, nonostante la selfiecamera da 5 megapixel gestisca il Face Unlock (non sostitutivo del pur presente – sul retro – scanner per le impronte digitali) e quella posteriore, doppia, permetta di dotare gli scatti del sensore da 13 megapixel della profondità acquisita dal sensore da 5 megapixel.

Il processore MT6739, predisposto da MediaTek con la GPU PowerVR GE8100 ed associato con 2 GB di RAM, sfrutta uno storage espandibile da 16 GB per ospitare Android Oreo 8.1. Le vere sorprese arrivano dalle connettività, stante la presenza del modulo NFC per i pagamenti contactless e del Wi-Fi (n) a doppia banda, e da una maxi batteria da 6.350 mAh, supportata sia da fast charge (a 5V/2A) che dalla ricarica inversa cablata (OTG Reverse Charge). Il prezzo, ancora ignoto ma ipotizzato sotto i 100 dollari, darà in ogni caso agio all’acquisto del device in varie colorazioni (nero, oro, viola porpora). 

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