Nonostante da qualche anno non se la passi propriamente bene (con licenziamenti a manetta dal 2016, e centri vendita fisici ormai calati a 5/6 in tutta la Cina), il colosso cinese Meizu non getta la spugna e, anzi, rilancia con un buon aggiornamento, stilistico/funzionale, in salsa Pro, del precedente top gamma Meizu 16s.
Meizu 16s Pro (151.9 x 73.4 x 7.65 mm, per 166 grammi), in arrivo dal prossimo 31 Agosto nelle nuance Black Mirror, Dram Unicorn, White Story, e Twilight Forest, punta molto sul display, e non lascia dubbi in merito.
Pur senza tacche, notch, slide, o schermi foldable, riesce ad assicurare il 91.53% dello screen-to-body al suo display Super AMOLED da 6.2 pollici con risoluzione FullHD+ (estesa su un aspect ratio 18.6:9, con ottima copertura cromatica, del 96.1% sulla scala DCI-P3 o del 103% su quella NTSC, luminosità settata a 403 nits), grazie allo scanner biometrico sottostante ed a cornici risicatissime su tutti e 4 i lati, con quella superiore che, ciò nonostante, riesce a contenere tanto la capsula auricolare quanto la selfiecamera (Samsung 3T2) da 20 megapixel (f/2.2, HDR, Ritratto, filtri bellezza ArcSoft basati sulla AI, Face Unlock).
Sul retro, un semaforo verticale a sinistra, con l’arguta resa del Flash LED in forma di anello per l’ultimo obiettivo, ingloba una triplice fotocamera Sony con, al vertice, un sensore standard da 48 (IMX586, f/1.7, messa a fuoco fasica), seguito da un teleobiettivo pari a 20 (IMX350, f/1.4, macro da 2.5 cm, zoom digitale 8x, loseless 3x), e da un ultragrandangolare (117°) da 16 (IMX481, f/2.2): a vantaggio di questo setting, opera una modalità di scatto serale o con poca luce (Super Night), la ripresa di video iper risoluti (4K@60fps), o la generazione di slow motion (@480fps, forse “solo” FullHD).
A prospettare un uso anche in ottica gaming, oltre al motore vibrazionale aptico mEngine 3.0, a un sistema di speaker stereo, al DC Dimming anti sfarfallio sul monitor, per altro beneficiato anche di una frequenza di riconoscimento del tocco pari a 160 Hz, concorre anche – e soprattutto – il comparto logico, impostato per ruotare attorno all’octacore Snapdragon 855 Plus, con la RAM (LPDDR4X) e lo storage (UFS 3.0) che danno vita a 3 combinazioni mnemoniche, con quella base da 6+128 GB (390 euro o 3.098 yuan), quella intermedia con 8+128 GB (428 euro o 3.398 yuan), e quella premium con 8+256 GB (466 euro, o 3.698 yuan).
In virtù della batteria da 3.600 mAh, in grado di caricarsi rapidamente a 24W (mCharge 4.0) via Type-C (con connettore reversibile), Meizu 16s Pro, basato lato software su Android 9 sotto l’imminente interfaccia FlymeOS 8, non rischia di rimanere a secco, anche utilizzando tutte le connettività di cui è dotato, tra cui il Dual nanoSIM con 4G, il Bluetooth 5.0 (A2DP), il GPS con doppia frequenza (in stile Xiaomi Mi 8) e triplice posizionamento (A-GPS/BeiDou/Glonass), ed il modulo NFC.