Mate 10, normale e Pro: arriva il phablet top di gamma della Huawei con processore smart

Nel corso di un evento tenutosi a Monaco di Baviera, Huawei ha presentato l'ultimo top di gamma del 2017, il phablet Mate 10, sia Pro che normale, con design alternativi, ed una gran profusione di intelligenza artificiale e machine learning.

Mate 10, normale e Pro: arriva il phablet top di gamma della Huawei con processore smart

Nel corso di un evento tenutosi in Germania, a Monaco di Baviera, la cinese Huawei ha presentato l’ultimo top di gamma di questo 2017, ovvero il Mate 10, anche in versione pro, che andrà a battagliare, in ambito phablet, con i grossi calibri del momento, rappresentati dall’iPhone X, ancora non commercializzato, e dal Galaxy Note 8.

Mate 10 Pro: specifiche e distribuzione

Da un punto di vista strutturale, lo Huawei Mate 10 Pro, il modello più prestante del duetto, ha una composizione a sandwich, con la ghiera laterale in alluminio, tranne la parte alta e quella bassa, in policarbonato, per lasciare comunicare le 4 antenne simultanee previste per supportare l’LTE cat. 18 (con download a 1.2 Gbps teorici). I gusci anteriore e posteriore sono in vetro Gorilla Glass, con un leggero arrotondamento laterale sulla coverback, per una migliore ergonomia in mano, e cornici praticamente assenti sul davanti, ove comunque vi sono le lunette verticali per ospitare tutte le componenti del caso: nel complesso, la scocca è certificata IP67 contro acqua e polvere.

Pulite le linee generali, con il lato corto superiore che ospita un trasmettitore a infrarossi, a uso telecomando, ed un microfono, mentre in quello inferiore troviamo altri 2 microfoni, un speaker di sistema per l’audio stereofonico, e la porta USB Type-C 3.1 cui è affidato anche l’aggancio, via adattatore incluso, delle cuffie, visto che il jack da 3.5 mm è assente. Sui lati, invece, troviamo solo il pulsante di accensione, e il bilanciere del volume.

Molto importante è quanto fatto con la sezione computazionale di questo Huawei Mate 10 Pro: i 6 GB di RAM (LPDDR4X) ed i 128 GB non espandibili di storage (UFS 2.1) sono messi a disposizione di una potente scheda grafica Mali-G72MP12, e di un SoC Kirin 970 fatto in casa. Quest’ultimo, oltre ad avere 4 veloci core A73 a 2.4GHz e 4 risparmiosi A53 a 1.8 GHz, è equipaggiato con un coprocessore per la gestione della sensoristica di bordo, e con una NPU (neural processit unit), che si occupa di compiti specifici (es, riconoscere 2000 immagini al minuto) e impara le abitudini dell’utente, in modo da adattare il telefono alle sue esigenze: risultato? Prestazioni incrementate del 50% e consumi ridotti del 20%.

Il display è un FullView AMOLED da 6 pollici, con aspect ratio 18:9 e risoluzione FHD+ (1.080 x 2.160): la gamma cromatica è ottima (112% sulla scala NTSC), come pure la densità d’immagine (403 PPI), e la qualità delle immagini “proiettate” (grazie all’HDR 10). La fotocamera frontale, a fuoco fisso, arriva ad 8 megapixel ed ha il focale a f/2.0, mentre sul retro – in una sezione colorata a parte, e sopra lo scanner per le impronte, troviamo – in tandem con un Flash LED dual tone e un autofocus laser – una doppia fotocamera LEICA, con un sensore monocromatico da 20 megapixel, a f/1.6, ed uno a colori da 12 megapixel (con stabilizzatore ottico), sempre dotato di focale a f/1.6 (come l’LG V30).

L’intelligenza artificiale dell’NPU è messa a disposizione dell’intero comparto fotografico, con la selfiecamera che, capace di riconoscere al meglio il soggetto, ne sfoca lo sfondo (Bokeh), mentre il doppio modulo posteriore, assistito da un chip Dual IPS, in tempo reale riconosce soggetti (anche in movimento), ed elementi della scena, adattando automaticamente i parametri in modo da restituire sempre foto nitide, con colori vivaci, e basso rumore, in particolare nelle foto notturne o con poca luce.

Il set di connettività prevede il 4.5G/LTE su ambedue le SIM, il Wi-Fi ac (dual band), il Bluetooth 4.2, il GPS (A-GPS e Glonass), e l’NFC: la batteria, da 4000 mAh, è dotata di ricarica rapida “Supercharge“, che le fa recuperare il 58% di energia in mezz’ora. Il sistema operativo è Android 8.0 Oreo, con interfaccia EMUI 8.0 che porta con sé 4 importanti funzioni: Easy Projection consente di gestire un monitor esterno proiettandovi un’interfaccia stile Desktop, mentre è possibile continuare ad usare il telefono, Easy Talk riconosce il contesto in cui si trova l’utente, adattandovi la voce, in modo che l’interlocutore possa sentire sempre bene, mentre il traduttore universale effettua – in locale – la traduzione da-in 60 idiomi, e lo split-screen intelligente è in grado di dedicare ad una notifica lo spazio necessario, ad es., mentre si guarda un video.

Previsto nelle colorazioni Midnight Blue, Titanium Grey e Mokka Brown, Il Mate 10 Pro è in pre-ordine (con kit da scrittura smart Moleskine in omaggio), e sarà acquistabile ad 849 euro dalla metà di Novembre.

Mate 10 “normale”: specifiche

Passando al Mate 10, quello normale, e che non verrà commercializzato in Italia, il design non è senza cornici, anche se degli elementi comuni col fratello maggiore ci sono: vi è una certificazione contro acqua e polvere (qui una IP53), il comparto fotografico, il processore Kirin 960 con NPU (anche se la RAM arriva a 4 GB, e lo storage – espandibile – si ferma a 64 GB), e la batteria, da 4000 mAh (con ricarica rapida a 4.5V/5A).

Le differenze, però, non mancano. Innanzitutto, il display è un LCD da 5.9 pollici con risoluzione QHD (2560 x 1440 pixel, formato a 16:9), ben leggibile all’aperto (730 nits) ma risparmioso (- 14%) energeticamente (grazie all’efficiente retroilluminazione Backlight). Se gran parte delle connettività sono le stesse del Mate 10 Pro (Wi-Fi, Bluetooth, NFC, GPS), l’LTE è sensibilmente meno veloce (cat 16. download a 1 Gbps). Le colorazioni, in questo caso, sono Black, Pink Gold, Champagne Gold, e Mocha Brown.

Continua a leggere su Fidelity News