K61, K51S e K41S: ufficiale la nuova fascia media 2020 di LG

Ricorrendo a un comunicato stampa, il colosso hi-tech di Seoul ha arricchito il suo portafoglio prodotti di smartphone di fascia media che, combinando specifiche premium a prezzi dichiarati come accessibili, sfida da vicino la gamma A della rivale Samsung.

K61, K51S e K41S: ufficiale la nuova fascia media 2020 di LG

Con il MWC 2020 ormai annullato da qualche giorno, saranno sempre di più le imprese hi-tech che ricorreranno a canali alternativi di presentazione, come i live streaming o i comunicati stampa. Questi ultimi, infatti, sono stati appena preferiti dal brand sudcoreano LG che, per loro tramite, ha ufficializzato le specifiche tecniche della propria nuova fascia media, formata dagli LG K61, K51S e K41S.

Varati anche per contrastare Samsung e la sua gamma A, i nuovi LG K puntano a proporre – a prezzi più accessibilispecifiche premium, come chassis più sottili con cornici meglio ottimizzate, schermi molto ampi grazie a fori o notch, quadcamera sul retro, grande resistenza ed altrettanta autonomia. 

LG K61

LG K61 (164.5 x 77.5 x 8.4 mm, nelle nuance White e Blue e Titanium) è il modello di punta del terzetto. Alloggiata una selfiecamera d 16 megapixel in un foro in alto a sinistra, adotta un pannello visuale Full Vision FullHD+ da 6.5 pollici, redatto secondo l’aspetto panoramico 19.5:9. Sul retro, sopra lo scanner circolare per le impronte digitali, si colloca una linguetta orizzontale che, a mo’ di monociglio, comprende il Flash LED e quattro sensori, rispettivamente da 48 (standard), 8 (ultragrandangolo), 2 (macro), 5 (profondità) megapixel. In ambito audio, il sound stereofonico è presente anche in cuffia, ove LG mette in campo, sin dai tempi dell’LG Q7, il 3D surround virtuale a 7.1 canali (DTS:X) 

Il processore dell’LG K61 è un octacore (2.3 GHz) messo in grado di sfruttare 4 GB di RAM, con lo storage che – previsto nelle pezzature da 64 e 128 GB – può essere espanso via microSD di altri 2 TB. All’interno del telaio iper resistente (MIL-STD 810G), non mancano le connettività Wi-Fi ac dual band (direct, hotspot), Bluetooth 5.0 LE (A2DP), LTE, GPS (A-GPS), jack da 3.5 mm, ed un modulo NFC per i pagamenti contactless, oltre a una microUSB 2.0 Type-C per caricare la batteria, da 4.000 mAh. Il sistema operativo, comprensivo del supporto ad Assistant, richiamabile mediante pulsante dedicato, dovrebbe essere Android 10

LG K51S

LG K51S è sostanzialmente la versione depotenziata del precedente modello, con dimensioni (165.2 x 76.7 x 8.2 mm, cadenzato in Blue, Pink e Titanium) piuttosto simili, che gli consentono di adottare lo stesso display forato in alto a sinistra e la medesima batteria: frontalmente, la selfiecamera scende, però, a 13 megapixel, mentre – dietro – la quadcamera prevede diverse risoluzioni per i sensori standard (32), ultragrandangolare (5), e macro (2), conservando i 2 megapixel solo per il rilevamento della profondità. 

Sempre munito di un pulsante laterale per Assistant e di uno scanner posteriore per le impronte digitali, l’LG K51S conferma il processore del K61, ma riduce la RAM a 3 GB e, dello storage espandibile, conserva il solo taglio da 64 GB. 

LG K41S

Chiude la rassegna il fratello minore del terzetto, l’LG K41S (165,7 x 76,4 x 8,2 mm, nei colori Titanium, White, Black) che, pur conservando un pannello Full Vision FullHD+ da 6.5 pollici, complice il notch a goccia per la selfiecamera, da 8 megapixel, passa all’aspect ratio da 20:9. Il retro alloggia, sempre in orizzontale sullo scanner per le impronte digitali, un quadcamera ancor più depotenziata, da 13 (standard) + 5 (ultragrandangolo) + 2 (macro) + 2 (profondità) megapixel. 

Tra le altre differenze, pur essendo confermata la batteria, l’audio e la resistenza dei fratelli maggiori, spicca l’allestimento computazionale, col processore octacore che, ora, lavora a una frequenza di clock più bassa (2.0 GHz), interagendo con 3 GB di RAM e 32 GB di storage espandibile (sempre di 2 TB). 

Secondo le informazioni fornite, i nuovi LG K61, K51S e K41S saranno commercializzati, principiando dagli USA, nel secondo trimestre di quest’anno, per poi sbarcare – in seguito – prima in Europa e poi in Asia: i prezzi, al momento ignoti, saranno palesati nelle prossime settimane. 

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