Iliad, un nuovo bug addebita l’uso del trasferimento di chiamata sul credito residuo

Dopo le prime problematiche legate all'utilizzo dell'IP francese, e all'addebito anticipato del costo della promozione su credito residuo, pare che Iliad stia affrontando una nuova problematica legata ad un suo servizio secondario: il trasferimento di chiamata.

Iliad, un nuovo bug addebita l’uso del trasferimento di chiamata sul credito residuo

In quest’ultimo mese non si fa altro che parlare di Iliad, il nuovo operatore telefonico ‘made in France’. La propria offerta, caratterizzata dall’offrire un ottimo piano tariffario ad un altrettanto ottimo canone mensile, ha attirato nuovi clienti da tutta Italia (le ultime stime parlano di circa 300.000/350.000 utenti nel primo mese dal debutto). Oltre a ciò, la ‘rivoluzione’ dell’operatore francese è focalizzata anche sulla trasparenza di quanto offerto, ma alcuni bug potrebbero mettere a repentaglio la credibilità dell’azienda.

Da semplici problemi tecnici, quali l’erronea assegnazione degli indirizzi IP francesi ai clienti italiani (impedendo, di fatto, la visione di molti contenuti in streaming), si è passati a veri e propri addebiti imprevisti. Un esempio è il caso dell’addebito anticipato del canone dell’opzione, dovuto ad un bug e risolto in tempi brevi con la restituzione del credito sottratto. Tuttavia, sembra che questo non sia l’unico problema ‘economico’ presentato dall’operatore.

Tra tutti i propri servizi, Iliad offre anche il trasferimento di chiamata. Si tratta di un servizio particolarmente utile nel caso in cui ci si trovi in una situazione che renda impossibile rispondere al telefono e, secondo quanto visibile dal sito, si tratterebbe di una funzionalità completamente gratuita. Alcuni utenti, però, avrebbero notato ‘strani’ addebiti su credito residuo e, stando a quanto emerso, tali addebiti sarebbero legati proprio al sopracitato servizio, avente un costo di 5 centesimi di euro al minuto.

Le fonti ufficiali di Iliad, tuttavia, affermano che quanto accaduto sia dovuto ad un semplice bug di sistema e che quindi, nel più breve tempo possibile, saranno emessi i rimborsi nei confronti di tutti i clienti malcapitati. Si tratta, quindi, di un cosiddetto problema di ‘gioventù’, legato al fatto che l’operatore sia presente sul suolo italiano da poco più di un mese.

Insomma, tali bug di sistema sono perfettamente giustificabili ed è necessario che, nel caso in cui si verifichino, l’azienda intervenga prontamente. Se questa risposta non dovesse essere così celere, infatti, si potrebbe arrivare a conseguenze peggiori che, potrebbero comportare una grossa perdita di clienti.

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