Come da attese, confermando quanto appurato dalla consultazione del database TENAA, il marchio cinese Huawei ha presentato in Cina (in attesa dell’evento viennese del 21 Ottobre), nelle colorazioni nero, blu, viola, verde, la nuova coppia di smartphone Nova 9 e Nova 9 Pro, animati dalla versione 2.0.1 del sistema operativo proprietario Harmony OS.
Frontalmente, gli smartphone Nova 9 (160 x 73.7 x 7.77 mm, per 175 grammi) e Nova 9 Pro (163.4 x 74.5 x 7.97 mm, per 186 grammi) si avvalgono di display OLED curvi ai bordi, profondità colore a 10-bit, 1.07 miliardi di colori, HDR10, 120 Hz di refresh rate, 300 Hz di touch sampling, e scanner per le impronte sottostante: nel primo modello, la diagonale è da 6.57 pollici è declinata secondo una risoluzione pari a 2340 x 1080 pixel mentre la selfiecamera, mono, da 32 megapixel (ritratti SLR, sfocatura passante, autoscatto frontale lento, riprese in 4K), è nascosta in un foro in alto al centro.
Nel secondo si sale a 6.72 di polliciaggio con risoluzione a 2676 x 1236 pixel e, per la selfiecamera, si è usato una “pilloletta” a sinistra, che cela un doppio sensore da 32 megapixel, di cui uno principale (anche qui con riprese in 4K) e uno per l’ultragrandangolo (autoscatto ultragrandangolare da 100°). Il retro propone la stessa larga elisse della P50 Series, per una quadcamera beneficiata dal motore XD Fusion (ideale per le scene notturne o le foto con scarsa luce), con un sensore principale Super Sensing da 50 megapixel ( f/1.9, 1/1,56”, RYYB già visto sul P30 Pro, + 40% quanto a ingresso della luce) ben evidenziato in alto e, in basso, a rombo assieme al Flash LED, un ultragrandangolo da 8 (f/2.2), e una coppia di sensori da 2 megapixel (f/2.4 di apertura focale), di cui uno per la profondità e uno per eseguire le macro.
Lato audio, è accreditata la presenza del codec L2HD, sviluppato dal brand per assicurare un audio senza perdita di qualità grazie alla capacità di eseguire un bitrate adattivo, da 320 kbps a 960 kbps. Dall’Honor 50 arriva in prestito, vista la penuria di chip 5G, il processore octacore (2,4 GHz) Snapdragon 778G, realizzato a 6 nanometri di litografia, solo in versione 4G, affiancato da una scheda grafica Adreno 642L: la dissipazione del calore, dinamica e rapida grazie alla AI che riconosce i carichi di lavoro pesanti come i giochi (beneficiati anche dalla tecnologia Touch Turbo), si basa su un sistema a liquido, a 360°, fondato su una piastra in grafene ad alta conduttività termica e su una camera di vapore.
In ambedue i modelli anche le memorie beneficiano di scelte uguali tra i due Nova 9, stante la presenza di combinazioni, di RAM e storage, da 8+128 GB e 8+256 GB. In tema distributivo, il Nova 9 da 8+128 GB è prezzato a 2.699 yuan (356 euro), quello da 8+256 GB a 2.999 yuan (395 euro): il Nova 9 Pro da 8+128 GB costa 3.499 yuan (461 euro), mentre 3.899 yuan (514 euro) ne richiede quello da 8+256 GB.
Curiosamente, lo Huawei Nova 9 integra una batteria da 4.300 mAh, caricabile rapidamente a 66W, mentre il Nova 9 Pro vede calare l’ammontare dell’energia accumulabile, pari a 4.000 mAh, all’insegna di una batteria che, però, si ricarica molto prima (da 0 a 100% in 20 minuti), a 100W.