Nelle scorse ore, tramite un apposito evento organizzato in Cina presso lo Shanghai International Conference Centre, Honor (sussidiaria della Huawei) ha presentato il suo nuovo top di gamma, nella fattispecie dell’Honor 9 (successore dell’Honor 8).
Honor 9 (147.3 x70.9 x 7.45 mm, per 155 grammi), a livello di design, prende elementi in prestito sia dallo Huawei P10, che dall’Honor 8 Pro: dal primo si trae ispirazione per collocare il sensore biometrico sul frontale, sotto l’oblungo tastino Home, mentre dal secondo si mutuano i riflessi della coverback che, però, sostituisce l’alluminio con del vetro 2.5D leggermente curvo ai bordi.
Sotto la scocca, troviamo un processore a otto core (4 a 2.4 GHz, e 4 a 1.8 GHz) proprietario, l’Hisilicon Kirin 960, abbinato ad una GPU Mali-G71 MP8: RAM e storage sono previsti in tagli diversi, secondo la configurazione scelta. Quella base ha 4 GB di RAM e 64 GB di storage, quella intermedia 6 GB di RAM e 64 di storage, mentre quella premium porta la RAM a 6 GB, e lo storage (sempre espandibile) a 128 GB. Secondo i primi test ufficiali emersi su Geekbench, il comparto logico così allestito vanta prestazioni simili a quelle del Qualcomm Snapdragon 835, migliori di quelle dell’HTC 11 (in multi-core), e di poco (ma non in single core, ove si è al 6%) inferiori a quelle dell’Exynos 8895 (montato nei Galaxy S8 europei).
Il vetro 2.5D frontale ospita un display IPS da 5.15 pollici, con risoluzione FullHD (1980 x 1080 pixel). che grazie alla tecnologia LTPS offre ottimi tempi di reazione, maggiore sensibilità, ed un’ottima definizione d’immagine (428 PPI): la selfiecamera è da 8 megapixel, con focale a F/2.0. mentre la postcamera è doppia, e – come nello Huawei Mate 9 – si avvale di un obiettivo a colori da 12 megapixel, e di uno monocromatico da 20, supportando il tutto con zoom ottico 2X, autofocus laser/rilevamento di fase, stabilizzatore ottico per le immagini, focale a f/2.2, e Flash dual LED dual tone: ottimi e video ed i live streaming, girati a 2160p@30fps. L’audio può contare su un chip audio HiFi dedicato, in grado di erogare una sonorità immersiva, in tandem con le cuffie, che potranno usufruire del consueto jack da 3.5 mm.
Ottimo il set di connettività: oltre al Dual Sim ibrido, troviamo il 4G (con VoLTE), il Wi-Fi ac (dual-band, con hotspot e Direct), il Bluetooth 4.2 LE: il localizzatore GPS è assistito da A-GPS, GLONASS, e BDS, mentre il modulo NFC (almeno in Cina) sarà compatibile col venturo Huawei Pay (sistema di pagamento proprietario). La batteria, da 3100 mAh, gode della ricarica rapida tramite la porta USB Type-C, mentre il sistema operativo è Android Nougat 7.0, con l’interfaccia EMUI 5.1 che, dalla Magic Live UI, prende in prestito talune migliorie (es. forse la “FaceCode Intelligent Recognition” che mostra le notifiche solo dopo aver identificato il volto del proprietario).
Honor 9, in 4 colorazioni (grigio canna di fucile, nero notte, blu marino, ed oro ambrato) verrà distribuito prima in Cina, dal 16 Giugno, a circa 299 euro per il modello base (ovvero 2299 yuan), 369 per quello intermedio (2799 yuan), e a 399 euro per quello premium (2999 yuan). In Europa, dopo la presentazione del 27 Giugno, si dovrebbero conoscere le configurazioni commercializzate ed i prezzi appositamente concepiti per il Vecchio Continente.